Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Paratissima, arte e un po'

Fonte: L'Unione Sarda
8 agosto 2016

 

 

 

 

E ra molto off, Paratissima, nella sua prima edizione. Si opponeva, per la sua caratteristica di democratica apertura, ai fasti e agli affari di “Artissima”, rassegna del settore, tra le più importanti in Italia, storicamente allestita nei padiglioni del Lingotto. Stessi giorni di apertura e stessa città, Torino, per una contro mostra che molto somiglia ormai alle mostre canoniche. “Paratissima” nacque nel 2005, da un'intuizione di Daniele Ratti, in un appartamento sfitto di via Po. Crebbe in un vecchio fabbricato di via Aosta, occupò le celle delle Carceri Le Nuove e soggiornò, più a lungo, in tutto il quartiere di San Salvario, rione molto bello e centrale ma a quei tempi malfamato. Là, nei sotterranei umidi, nelle vetrine dei negozi, nei locali dismessi si accoglievano giovani autori.
Dopo undici anni arriva a Cagliari, questa kermesse che dura tre giorni e ha registrato un numero così imponente di adesioni che gli organizzatori hanno dovuto chiudere le liste dopo essere arrivati a mettere insieme trentacinque pittori, tredici scultori, dieci illustratori, dodici fotografi, undici artigiani. Al Lazzaretto, fino a domenica, una esposizione estremamente affollata e di qualità variabile. Quota di inscrizione trenta euro, un modulo da compilare, montaggio a proprie spese e fatica: erano queste le poche e attraenti regole per partecipare. Il Lazzaretto, generoso, ospita opere in tutte le sue sale, di sopra e di sotto. Nel cortile, destinato la notte alla musica del festival “Sulle strade del Blues”, si snoda il modulo architettonico sperimentale realizzato da Casa Falconieri in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari. Al chiuso, tutto il resto. Con i pannelli a separare visivamente le zone, a cercare di isolare, per quanto possibile, le proposte dei singoli e quelle, più strutturate, di alcuni gruppi.
Ad accogliere i visitatori, le immagini di sei fotografi protagonisti di “Effetto Notte”, voluta citazione del film di Francois Truffaut, in un progetto curato da Roberta Vanali e Anna Oggiano. La Fondazione Bartoli Felter schiera quadri e foto, la Galleria Macca fa dialogare, a cura di Efisio Carbone, due splendidi pezzi di Rosanna Rossi con le tele di Tomm El - Saieh. Portano il loro contributo, anche l'(In)visibile, Urban Center, Accademia di Santa Caterina, Il salotto dell'arte.
La galleria Esdè vuol far stare a suo agio la gente e perciò sistema nel suo corner poltrone e mobiletti con aria da tinello. I ragazzi di “Campidarte” hanno inventato dei comodi sedili fatti di cartocci per le uova, leggeri, dipinti e allungabili o accorciabili a piacere. “Paratissima. Onde d'arte” è il titolo della rassegna ideata da YLda, associazione non profit di Torino, e dalla Cooperativa Sant'Elia.
Special guest, Tonino Casula: sommo artista, uomo ironico, fine intelligenza. Una sorta di nume tutelare per un'esposizione che presenta ottimi interventi e parecchie presenze discutibili. «La selezione c'è stata», affermano Isola e Germac, referente dell'iniziativa cagliaritana. «Abbiamo lavorato dei mesi per stabilire le posizioni, attribuire i metri quadri. Ci siamo fatti mandare le schede con le misure, le caratteristiche, i materiali, le tematiche. Siamo stati a Skopye, andremo a Lisbona, nell'ottica di uno sviluppo internazionale. Abbiamo istituito un premio che permetterà ai tre selezionati di esporre alla prossima Paratissima di Torino, a novembre».
Il clima al Lazzaretto è quello di una festa. Gli autori sono felici di essere qui tutti insieme, immersi in una commistione di generi che va dalle tecniche più sofisticate a un rudimentale uso dei pennelli. «Paratissima - si legge nella presentazione dell'evento - si posiziona a metà tra la creatività in tutte le sue forme e un grande happening culturale. La sua vision punta sui valori sociali e collettivi, destinati non solo agli esperti ma a tutti coloro che provano interesse e curiosità».
Alessandra Menesini