Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Aree incolte: e ora divampano le polemiche

Fonte: L'Unione Sarda
2 agosto 2016

LA DENUNCIA. Oasi verdi senza vigilanza

 

 

Spento il fuoco divampano le polemiche. Roventi come il rogo che ieri mattina ha trasformato in cenere una fetta di Terramaini, cancellato il ponte in legno del parco, aggredito il giardino delle clinica veterinaria San Giuseppe, bruciato alberi e arbusti, sfiorato due scuole. Il pericolo che potesse finire male, peggio di quanto sia già accaduto, coinvolgendo i frequentatori dell'oasi tra cui i bambini, è stato disinnescato grazie ai Vigili del fuoco, alla Protezione civile, alla Forestale. Eppure a Terramaini e dintorni resta la rabbia «per un disastro annunciato», per «quel campo incolto mai bonificato».
L'AREA Il terreno, privato, si trova a ridosso della città mercato Auchan Marconi che, nonostante l'ordinanza firmata dal sindaco e le prescrizioni regionali sull'antincendio, i proprietari non hanno mai ripulito. E per questo rischiano grosso. Gli uffici del sindaco Massimo Zedda ieri pomeriggio stavano verificando i danni ma anche predisponendo la denuncia contro ignoti. «L'ordinanza che impone la pulizia dei terreni è un dovere; per la nostra Isola, così esposta agli incendi, un'assoluta necessità», dice Zedda. «Il problema non sono i parchi, sono le aree circostanti, troppo spesso lasciate in totale stato di abbandono».
LE CRITICHE Non la pensa così il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco: «Non è pensabile continuare in questo modo, nei nostri parchi cittadini comunali serve la sorveglianza, esattamente come avviene a Monte Claro. Non possono restare in balia di scellerati». Per Piero Comandini, consigliere regionale del Partito democratico, «questo gravissimo fatto ci avverte che non si può pensare che la città sia immune dalle azioni criminali degli incendiari. Ci vogliono maggiori controlli, i parchi devono essere vigilati da professionisti dell'antincendio. A Terramaini ci vanno veramente molti bambini che non possono essere esposti alla folia dei piromani. Esattamente come si deve fare a Molentargius».
LA REVOCA E proprio nel parco di Molentargius, che dall'inizio dell'estate ha dovuto fare i conti con ben sette roghi, è stato revocato il servizio antincendi per agosto-ottobre. Lo ha annunciato il direttore Claudio Maria Papoff che ha annullato il bando rivolto alle associazioni di volontariato della Protezione civile ma dalle stesse apertamente contestato e alla fine andato deserto.
IL LAVORO Resta adesso da capire quali saranno le strade da percorrere per evitare che altri incendi possano divampare dentro la città, nei giardini e nei parchi frequentati da migliaia di persone. Occorre salvaguardare l'ambiente e le aree verdi che in questi anni si è riusciti a ridisegnare strappandole al degrado, ma soprattutto tutelare le persone che le frequentano. Perché, se è vero che le fiamme esplose ieri davanti all'Auchan di Pirri sono partite da un campo incolto, dalla breve scarpata davanti ai parcheggi dell'ipermercato (l'ipotesi è che il fuoco sia stato provocato dalla fuliggine rovente uscita dalla marmitta di un camion), è anche vero che troppi terreni, all'interno del centro abitato, sono ancora in pessime condizioni a metà estate. Erba alta e secca: una miccia, un pericolo incombente. E se l'ordinanza antincendio è stata emanata da tempo, pochi ancora non l'hanno rispettata.
Andrea Piras