Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Così cambierei Sant'Elia»

Fonte: L'Unione Sarda
26 luglio 2016

I progetti della vicesindaca e assessore alle Politiche della casa e alla Mobilità

 

 

Marras: un piano pluriennale per abbattere e ricostruire

 

È stata la regista discreta della moltitudine di lavori pubblici, piccoli e grandi, della prima Giunta Zedda. Luisanna Marras oggi è la potente vice sindaca e assessore alle Politiche della casa e Mobilità. Amici e avversari le riconoscono competenza e determinazione, ovviamente declinate in maniera opposta: l'applicazione nel lavoro, si sa, può essere letta in tanti modi. Lei comunque tira dritta e riduce al minimo sindacale interviste ed esposizione mediatica: «Fa parte del mio carattere, sono qui per lavorare».
Archeologa - «ex, visto che non esercito dal 1994, con una formazione classica» - è stata assessore a Selargius e Carbonia, direttore generale dell'assessorato regionale ai Beni culturali, poi alla guida del Servizio Enti locali della Regione. Oggi è in pensione e fa parte del vertice sardo del partito democratico. Alla fine del primo mandato disse a Massimo Zedda che non avrebbe rifatto parte della Giunta: «Ero stanca, i cinque anni precedenti sono stati di grande lavoro, un super impegno».
Perché ha cambiato idea?
«La proposta di una persona che stimo come Zedda, e un senso del dovere molto forte mi hanno portato a condividere questa esperienza».
La Giunta è stata giudicata deboluccia.
«È prematuro fare valutazioni di questo genere. Anzi, mi sembra che ci sia una buona amalgama: giovani, persone di esperienza, tutti motivati. Prima di valutarci aspettate un attimo».
Chi sarà il segretario regionale Pd?
«Non lo so, ma anche se lo sapessi non lo direi. Spero che le riunioni di questi giorni riescano a darci un nome condiviso».
La città ha bisogno di parcheggi?
«La domanda è mal posta. Dobbiamo interrogarci più in generale sulla mobilità. Fino a cinque anni fa ha prevalso l'idea di una città a misura di automobili. Noi abbiamo sostenuto la necessità, se possibile, di non incentivare l'uso delle auto private. Era dentro il programma elettorale che ha fatto vincere le elezioni a Zedda».
Ce l'avete con gli automobilisti?
«Assolutamente no, ormai tanti vanno in questa direzione».
Il noleggio di biciclette pubbliche non esiste più.
«Il progetto è tutt'altro che abbandonato. C'è qualche problema che dobbiamo risolvere».
Gli ascensori di Castello?
«La procedura sta andando avanti, entro breve saranno sostituiti con impianti moderni».
Legambiente e Gruppo d'intervento giuridico protestano: il parcheggio in via del Cammino Nuovo deturperà le mura di Castello?
«Sono sempre stata favorevole perché sono convinta che nulla sarà compromesso. Vedremo di fare tutti gli approfondimenti necessari».
È vero che l'impresa Minotti ha ottenuto i lavori anche come risarcimento per il blocco di quelli per costruire il tunnel sotto via Roma?
«Non mi occupo mai delle imprese che vincono gli appalti. Non sono temi che riguardano gli assessori».
Pentita di aver fatto costruire un muro in piazza San Michele?
«No».
Non lo trova antiestetico?
«È un bel progetto sul quale sono stati dati giudizi affrettati quando i lavori non erano conclusi. Ora l'impatto è sicuramente ridotto».
D'accordo sul progetto della metro fino al Poetto?
«Sì, è stata avviata la ricerca delle risorse grazie al lavoro importante fatto dal mio predecessore Mauro Coni».
Viale Buoncammino?
«Avevamo i fondi per il primo lotto, quelli necessari a completare l'intervento li stiamo cercando».
Cagliari ha bisogno di nuove case?
«Ha la necessità di far ripartire l'edilizia pubblica. Però dobbiamo rispondere alle esigenze in modo diverso rispetto al passato».
Come?
«Scelte se ne possono fare tante, sicuramente non si dovrebbe edificare dove c'è già edilizia residenziale pubblica. Cambiare logica significa che tutti possiamo stare dappertutto».
Ciclicamente si parla di radere al suolo i palazzi di Sant'Elia.
«Bisognerebbe avere lo sguardo proiettato sul futuro e pensare a un programma di demolizione e ricostruzione in quartieri densamente abitati. Magari liberandoli da alcuni palazzoni. Quest'idea ce l'ha anche l'assessore regionale Maninchedda».
Su Stangioni sarà la nuova zona di espansione?
«Non credo. Sul punto ha già chiarito in maniera esaustiva l'assessore all'Urbanistica Francesca Ghirra. Non c'è nulla da aggiungere».