Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Violenza contro le donne, nasce la rete delle istituzioni

Fonte: L'Unione Sarda
22 luglio 2016

Iniziativa della Commissione parità. Busia: «Fondamentale lavorare insieme» 

Comunicazione continua, una rete dinamica e flessibile e soprattutto un lavoro di prevenzione che coinvolga tutti gli enti che concorrono a contrastare gli atti di violenza ai danni delle donne. Ci sono le istituzioni e le associazioni che lavorano e operano per garantire assistenza alle donne vittime di abusi e violenze; tutte riunite ieri mattina, nella sede della Regione a Cagliari, per un incontro convocato da Barbara Congiu , presidente della Commissione di parità tra uomini e donne.
IL FENOMENO Sebbene durante più interventi sia stato messo in evidenza che «i numeri non sono tutto perché dietro questi ci sono delle storie», è vero anche che i numeri forniscono l'entità del problema. Silvana Maniscalco , presidente di Donna Ceteris, parla di un «fenomeno in lieve diminuzione, con 640 interventi nei primi sei mesi del 2016».
Nel 2015, Donna Ceteris ha svolto 1.478 interventi, il 35% in più rispetto all'anno precedente. Una prima analisi viene fatta da Gianfilippo Mangoni , carabiniere del comando provinciale di Cagliari, che sottolinea come «non siano aumentate le violenze, ma il numero di denunce». Un aspetto culturale che necessita di approfondimenti anche in altre sedi come la scuola. Anche perché, come ha sottolineato il sostituto procuratore Liliana Ledda , «è necessario compiere un lavoro in chiave di prevenzione soprattutto con le giovani generazioni». Il fenomeno coinvolge in maniera sempre maggiore le coppie giovani e «in maniera indifferente tutte le classi sociali».
L'ATTIVITÀ La donna vittima di violenza è soggetta a un percorso che si confronta con diverse realtà che rischiano di affrontare lo stesso caso con approcci condizionati dalla propria cultura professionale.
In questo senso la rete e la comunicazione diventano fondamentali e non a caso la presidente dell'Ordine degli avvocati di Cagliari, Rita Dedola , ha ricordato che serve «un linguaggio comune, e fare un lavoro su tutti i protocolli». Il raccordo tra gli operatori è un risultato importante che il viceprefetto di Oristano, Paola Dessì , ha sottolineato: «Abbiamo organizzato corsi di formazione che permettono di affrontare al meglio il rapporto con la vittima».
LA POLITICA È compito della politica raccordare e dare gambe alle tante associazioni e ai Centri antiviolenza del territorio. In rappresentanza del Consiglio regionale ha partecipato all'incontro Anna Maria Busia (Centro democratico), che ha proposto «un tavolo permanente per monitorare i numeri, che permetta di arginare un fenomeno gravissimo». La consigliera, che ha promosso molte iniziative su questi temi, ha aggiunto: «Lavorando insieme si può arginare il fenomeno. Per questo assicuro la disponibilità del Consiglio regionale a prendere parte al tavolo permanente».
M. S.