Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Province soppresse, buste paga tagliate ai dipendenti

Fonte: L'Unione Sarda
5 luglio 2016

Il passaggio di competenze riserva una brutta sorpresa: sindacati sul piede di guerra

Molti hanno trovato la sorpresa nella busta paga di giugno, qualcun altro rischia di fare la stessa scoperta a luglio e agosto: tra i 300 e i 500 euro in meno per i lavoratori delle vecchie Province sarde. La colpa, secondo l'Usb, è della riforma degli Enti locali: «Nel silenzio più totale della politica sarda si assiste alla decurtazione degli stipendi. Il tutto senza comunicare nulla a lavoratrici e lavoratori», attacca il dirigente del sindacato Luca Locci.
IL TIMORE DEI SINDACATI «Nel mese di giugno era il turno dei dipendenti della ex Provincia di Olbia, ben presto potrebbe essere il turno dei dipendenti delle altre ex Province, compresa quella di Cagliari», dice Locci. La legge regionale che ha riformato il settore chiarisce, che «l'ente subentrante succede in tutti i rapporti attivi e passivi e nell'esercizio delle funzioni ad essa attribuite nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica». E secondo l'Usb il rischio è che circa 1500 dipendenti dei vecchi enti intermedi tra luglio e agosto si ritrovino con una retribuzione ridotta. Non solo. Nel mirino del sindacato c'è anche la «fantasiosa e malsana l'idea di alcune amministrazioni di anticipare la tredicesima».
PROBLEMI ALL'ASPAL Il calo delle buste paga potrebbe riguardare anche i dipendenti pubblici che in passato dalle vecchie Province sarde sono approdati all'Agenzia regionale del lavoro. Si tratta di circa 300 persone: «Quelli che hanno preso servizio nel nuovo ente Aspal, oltre al danno subiranno la beffa: la Giunta regionale quando ha deciso il passaggio del personale da un ente all'altro non ha previsto le risorse aggiuntive per il contratto integrativo. Si tratta delle somme che permettono di assegnare le retribuzioni di rendimento, gli incentivi, i buoni pasto e tante altre voci», avverte Locci.
AGENZIA DEL LAVORO Nella stessa barca, secondo le previsioni dell'Usb, ci sarebbero anche gli altri dipendenti dell'Agenzia regionale del lavoro, circa 150, che «per via del cambio del codice fiscal dell'ente rischiano di vedersi trattenere addizionali comunali e regionali nelle buste paga di luglio o agosto», dice Locci. I lavoratori potrebbero perdere fino a 500 euro in un mese.
LA MOBILITAZIONE Le prossime settimane si annunciano bollenti: «L'unione sindacale di base, preoccupata per quanto sta accadendo, metterà in campo nei prossimi giorni tutte le forme di tutela dei dipendenti», avverte il sindacalista: che conclude: «È già stato chiesto un chiarimento all'assessore regionale agli Enti locali e un incontro con urgente con il direttore dell'Aspal Sardegna». (m. r.)