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Movida alla Marina, è guerra tra residenti e ristoratori VIDEO

Fonte: web Castedduonline.it
27 giugno 2016

 


Il quartiere Marina è un asso nella manica per la Cagliari turistica, ma una guerra aperta dei residenti contro baristi, ristoratori e  protagonisti della movida rischia di bloccarne lo sviluppo

Autore: Sergio Atzeni il 26/06/2016 10:53

 

Il quartiere Marina è un asso nella manica per la Cagliari turistica, ma una guerra aperta dei residenti contro baristi, ristoratori e  protagonisti della movida rischia di bloccarne lo sviluppo.

Il quartiere è oggi il cuore pulsante  della Cagliari Turistica con i suoi hotel, pensioni, negozi e ristorantini che gli danno un aspetto arabeggiante.

Il rione,  che nell’assetto odierno risale al XIII secolo, per la sua ubicazione di fronte al porto era destinato a magazzeni e abitazioni di chi lavorava nello scalo o per chi arrivasse. 

Dopo il declino e l’abbandono iniziato una ventina di anni fa oggi si è assistito a un rientro graduale  dei residenti agevolato dal fatto che tanti extracomunitari l’hanno eletto a domicilio  per vivere e lavorare. 

Infatti i tanti  negozietti  in mano ad asiatici hanno conferito al quartiere anche un aspetto  commerciale tipico di quelle zone mentre i ristorantini con i tavolini all’aperto hanno aggiunto quell’aria tipica delle città turistiche di mare. Da qui la movida con la notte piena di movimento e la gente  in giro per le sue strette viuzze o sedute nei tavolino all’aperto dei ristorantini o nei  tanti bar a socializzare mentre consuma una bibita. 

Tutto questo però porta chiasso che non si concilia con il sonno dei residenti e da qui la battaglia di due formazioni contrapposte: chi vi lavora e chi frequenta da una parte, chi vi risiede e riposa la notte dall’altra. Una disputa difficile da superare nonostante il rumore sia regolamentato e  non  dovrebbe superare le soglie stabilite per legge.

Ma il vociare, che non diventi schiamazzo,  entro i limiti fa parte della vita notturna in tutto il mondo e questa non si può certo vietare in una città che a fatica  sta compiendo i suoi passi per diventare turistica. Ma anche chi risiede ha il diritto di dormire sonni tranquilli e allora una conciliazione sembra difficile. Certo,  osservare le disposizioni è un dovere ma anche essere tolleranti per quanto possibile è un’opportunità che Cagliari forse merita durante questo lungo cammino per diventare veramente città turistica. 

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