Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Doppia intervista per il concerto di sabato sera Modà e Tazenda insieme a Cagliari

Fonte: L'Unione Sarda
23 giugno 2016

 

T ornare in Sardegna, dice Kekko Silvestre, voce e leader dei Modà, «significa tantissimo», perché è l'occasione rinnovata di incontrare «tanti amici che mi vogliono bene, ma anche tanti altri che invece non conosco ma che me ne vogliono lo stesso». Per questo - aggiunge - «è così bello venire a cantare sull'Isola».
E c'è da dargli ragione, anche perché l'ultima volta a Cagliari, per la band milanese è stato un vero e proprio bagno di folla. Un successo che si augurano di replicare il prossimo 25 giugno, quando saliranno sul palco dell'Arena Sant'Elia per la tappa sarda del tour di “Passione maledetta”.
Una festa, da condividere con i Tazenda, chiamati ad affiancarli nello show.
Com'è nata la vostra amicizia?
Kekko: «Ho sentito la prima volta Gigi Camedda al telefono. Gli ho parlato di questa canzone che avevo scritto per la Sardegna e della mia voglia di collaborare con loro. Lui mi ha aperto le porte e mi ha chiesto di mandargli il brano. Della nostra amicizia mi piace ricordare le mangiate fatte insieme, serate uniche passate tra pensieri e aneddoti. Io, ovviamente, ho voluto sapere tutto su Andrea Parodi».
Tazenda: «È nato tutto con “Cuore e Vento”, scritta da Kekko e adattata da noi in lingua sarda. Kekko ha preso i primi contatti con noi, poi ci siamo trovati tutti al completo, Tazenda e Modà. Ci siamo conosciuti durante le registrazioni e abbiamo legato immediatamente, sia come uomini sia come artisti».
Cosa pensate di aver dato di voi all'altro? E cosa avete ricevuto in questo scambio?
Kekko: «Credo che da un punto di vista artistico ci sia stato uno scambio legato all'esperienza da parte loro, visto che hanno qualche anno e qualche disco in più di noi. Per ciò che riguarda quello che abbiamo dato noi, beh bisogna chiederlo a loro».
Tazenda: «Abbiamo ricevuto molto di più di quello che ci saremmo aspettati. Sicuramente il nostro incontro ha segnato un punto in ognuna delle nostre vite. Abbiamo realizzato prima “Cuore e vento” e poi “Il respiro del silenzio”, anche se quest'ultima è stata pubblicata per prima. Durante le registrazioni di “Cuore e vento” abbiamo legato tutto lo staff dei Modà, non solo con la band. Persone straordinarie con le quali abbiamo condiviso moltissimo tempo. Abbiamo dato a loro noi stessi, cercando di far sentire artisticamente ai Modà l'odore della nostra terra. E forse quel tono un po' ruvido che è tipico delle nostre personalità, rispettando la dolcezza della canzone e l'originalità del loro progetto».
Come descrivereste la musica e la personalità degli altri?
Kekko: «Tradizionalista, magica e radicata. Gino e Gigi li definirei allo stesso modo: intramontabili. Nicola direi decisamente fortissimo».
Tazenda: «Popolare, nel senso universale del termine, e positiva. Sono persone vere».
Dove si incrociano i vostri mondi?
Kekko: «Di sicuro tra il cantautorato e il pop. Loro sono una band di cantautori, scrivono tutti e tre e scrivono grandi cose. E credo che siano rimasti al passo coi tempi, sono sempre attuali».
Tazenda: «Abbiamo in comune l'amore per la Sardegna. E penso che questo abbia contribuito ad accomunarci profondamente fin dal primo momento. Condividiamo la passione per le belle melodie, le chitarre distorte e quello che in gergo è chiamato il “sei ottavi”. Penso ci accomuni la semplicità nell'esprimere forti passioni e forti sentimenti nelle nostre canzoni, nei nostri testi, nei nostri modi di cantare».
Marco Castrovinci