Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sel guarda ai democratici: solo uniti si vince

Fonte: La Nuova Sardegna
23 giugno 2016


Zedda punta sull’alleanza con Renzi. Ma Piras: la sinistra deve avere prospettiva autonoma
 

SASSARI. Il cantiere aperto alla sinistra del Pd si interroga sul futuro. Il successo di Massimo Zedda a Cagliari ha messo in evidenza come il centrosinistra sia competitivo solo laddove si presenta unito. Uno scenario che si stava per ripetere anche a Olbia, dove però Carlo Careddu si è dovuto arrendere a un redivivo Settimo Nizzi solo per poche centinaia di voti. Il centrosinistra vecchia maniera, dunque, funziona. L’alleanza che va da Rifondazione all’Upc è l’unica che riesce ad arginare gli avversari. Di questo ne è convinta quella parte di Sel che non ha mai voluto rompere con il Pd renziano. I vendoliani eretici che in Sardegna hanno il loro leader nel sindaco di Cagliari. Che, proprio alla luce, del suo successo è diventato il testimonial del nuovo centrosinistra che si rifà più al vecchio Ulivo che al Partito della Nazione, mandato in soffitta anche da Renzi dopo il flop elettorale. E, infatti, Beppe Sala lo ha voluto al suo fianco a Milano, Roberto Giachetti a Roma. E lui non si è tirato indietro. Una posizione condivisa anche dal senatore Luciano Uras, che prima dei ballottaggi aveva dichiarato il suo sostegno per tutti i candidati del centrosinistra. Non è un mistero che l’area che fa capo a Uras, di cui fa parte anche Zedda, non ha mai visto di buon occhio la decisione degli ex vendoliani di sciogliere Sel in Sinistra italiana. E infatti a urne chiuse il senatore ha emesso il suo verdetto sul nuovo contenitore politico: «Il gruppo dirigente che vuole cancellare Sel esce sconfitto severamente dal ballottaggio». Chi, invece, crede fermamente nella nascita di Sinistra italiana è il deputato Michele Piras, che, pur riconoscendo il risultato elettorale non proprio esaltante, si dice convinto che «la sinistra debba darsi una prospettiva autonoma. Con Renzi nessuna possibilità di dialogo se non su punti concreti. La sua politica è inaccettabile, noi dobbiamo tornare a essere il luogo dell’innovazione: Fassina a Roma ha perso perché è stato percepito uguali agli altri, a Sesto Fiorentino abbiamo vinto con un 36enne simbolo del rinnovamento». Sulla scelta di Zedda di appoggiare i candidati di Milano e Roma Piras storce il naso. «Il secondo lo avrei proprio evitato, ma la sua convinzione è che la sinistra debba allearsi con il Pd». (al.pi.)