Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Riformatori «Tomba di Caio? Il Comune non fa il suo dovere»

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2016

LA POLEMICA. 

«Un bluff». L'effetto non è quello sperato: è già polemica sulla tomba di Caio Rubellio, per anni blindata per consentire i lavori di restauro e inaugurata ieri mattina, alla presenza della Soprintendenza e dell'Università. «Un intervento di notevole importanza per la città, che ha restituito alla collettività un'area storico-archeologica di grande pregio», ammette Francesco Accardo, del Centro studi dei Riformatori. Ma poi affonda la lama: «A questo bel lavoro della Soprintendenza, finanziato da Ales spa, non si è accompagnata alcuna azione da parte dell'amministrazione comunale per rendere più accessibile e connessa quest'area: la strada di accesso, benché ci sarebbe la possibilità di passare dal vico IV Sant'Avendrace, è attraverso un condominio privato, al quale sarà necessario ogni volta chiedere l'autorizzazione per poter accedere al sito archeologico. Un'assurdità», protesta. «Oltre alla tomba di Rubellio, l'area è completamente abbandonata e degradata: la vicina villa Serra, esempio meraviglioso di stile liberty, possibile porta d'accesso al tanto atteso parco comunale di Tuvixeddu, è pericolante, le vicine casupole sono occupate, il punto di accesso è invaso da rifiuti, sterpaglie, siringhe», osserva. Segue la richiesta: «È necessario un impegno politico forte da parte del Comune per togliere dal degrado questa zona e restituirla completamente alla collettività. Non bastano i lavori puntuali come la risistemazione della tomba di Rubellio, serve un intervento pianificato e complessivo che abbracci simbolicamente il quartiere».
Sara Marci