L'OPPOSIZIONE.

Il centrodestra diviso sul ruolo dell'ex senatore in Aula

Le opposizioni sono divise e non sarà facile avere un leader che tenga unite le varie anime. La sconfitta di Massidda ha fatto emergere tutte le divisioni del centrodestra: e, se c'è chi lo considera comunque la figura di riferimento, tra i banchi della minoranza c'è chi non gli riconosce i gradi da capitano. «Continuerò a sostenere Massidda come leader, rimango fedele alla linea e coerente al mandato avuto dagli elettori», assicura Alessandro Sorgia, «troppo comodo prendere le distanze dopo una sconfitta, bisogna essere coerenti e rispettare gli elettori».
Ben diversa la posizione di Loredana Lai, eletta con Forza Cagliari e vicina alle anime di Forza Italia che non pendono dalle labbra dell'ex senatore. «Era candidato a sindaco ma in Consiglio si azzera tutto - spiega - Massidda conterà un voto come tutti gli altri, non sarà leader unico dell'opposizione: quello non si decide a tavolino ma si vedrà strada facendo». Massidda parte avvantaggiato secondo Pierluigi Mannino: «Il leader naturale in questo momento è lui - assicura - per quanto mi riguarda continuerò a fare opposizione seria su temi concreti». Anche secondo Fratelli d'Italia lo sconfitto non sarà necessariamente il portavoce delle minoranze: «Difficile rispondere ora su chi sarà il leader - spiega Alessio Mereu - conosco gli uscenti ma non i nuovi eletti, ho abbastanza esperienza da rendermi conto in fretta della loro consistenza, ma mi auguro che si possa costituire un'unica opposizione». (m.z.)