In giunta anche due Sel, due sardisti e uno identitario. Il sindaco a Milano per sostenere Beppe Sala
 

CAGLIARI. Il centrosinistra di Zedda diventa modello da esportazione. La coalizione che guarda più a sinistra che al centro, che rimanda più al vecchio Ulivo che al mai nato Partito della Nazione, fa breccia anche oltre Tirreno. E infatti oggi Massimo Zedda sarà a Milano per sostenere Beppe Sala, il candidato a sindaco del centrosinistra che domenica dovrà affrontare Stefano Parisi al ballottaggio. Il sindaco di Cagliari sarà sul palco con Giuliano Pisapia, il predecessore di Sala, il simbolo di quella rivoluzione arancione che cinque anni fa vide Milano cambiare casacca e passare al centrosinistra dopo un ventennio. Cosa che accadde anche a Cagliari. Una rivoluzione premiata dagli elettori, che il 5 giugno hanno confermato l’esponente Sel a Palazzo Bacaredda senza passare dal ballottaggio.
Zedda, dunque, fa parte di quella parte di Sel che ha deciso di appoggiare il candidato Pd nei ballottaggi contro il Movimento 5 Stelle e il centrodestra. È vero che a Milano la sinistra fa parte della coalizione di Sala fin dal primo turno, ma lo stesso non è accaduto a Roma, Torino e Bologna, dove alcuni esponenti di Sinistra italiana, come per esempio Stefano Fassina, candidato sconfitto al Campidoglio, hanno annunciato equidistanza tra Giachetti e la Raggi. Sulla stessa linea di Zedda il senatore di Sel, Luciano Uras, che ha invece fatto un pubblico appello per i candidati del centrosinistra. E dunque per Giachetti a Roma, Merola a Bologna e Fassino a Torino, contro cui al primo turno Sel aveva presentato un proprio candidato.
Sul fronte interno, Zedda è al lavoro per mettere su la squadra che lo dovrà affiancare nei prossimi 5 anni. Entro fine giugno il sindaco presenterà la sua giunta formata da nove assessori. Quattro dovrebbero andare al Pd, primo partito della coalizione, due a testa per Sel e Psd’Az, uno in rappresentanza della Base, del Partito dei sardi e dei Rossomori. Ai dem dovrebbe andare anche la presidenza del Consiglio comunale, dove sarebbe in pole position Guido Portoghese, il più votato della lista con oltre mille voti. A meno che la maggioranza non decida di puntare su Francesca Ghirra, la consigliera di Sel regina delle preferenze in città. In questi giorni circolano molti nomi, tra conferme e new entry, ma è ancora presto per delineare il nuovo team di Zedda. Quel che è certo è che il 40 per cento dovrà essere al femminile. Così stabilisce la legge Delrio. Anche se, a onore del vero, l’equilibrio di genere

Zedda lo aveva raggiunto ben prima che venisse sancito per legge. La sua giunta uscente, infatti, è formata da 5 donne e 4 uomini, a fronte di un consiglio in cui la rappresentanza femminile era ridotta a due unità su 40. Molto meglio la nuova assemblea: le donne sono 11 su 34. (al.pi.)