Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cagliari, bagno di folla per Zedda: «Dialogo con i 5 Stelle»

Fonte: La Nuova Sardegna
13 giugno 2016

 

CAGLIARI. Stessa scena di una settimana fa, sempre dal palco tirato su in un Corso splendido e splendente, ancora davanti ai fedelissimi: oltre un migliaio di cagliaritani in festa. Solo che venerdì scorso Massimo Zedda aveva chiuso la campagna elettorale con queste parole cariche di ottimismo: «Le vibrazioni sono buone, ci manca davvero poco per fare il botto al primo turno». Il botto c’è stato e sette giorni più tardi chi è stato rieletto sindaco ha detto: «Siamo qui per cominciare un nuovo percorso. Speriamo ci porti ancora più lontano».

Gli applausi sono stati tanti nell’esordio popolare – dopo l’ufficialità del giuramento – di chi con quasi 40mila voti ha sbaragliato la concorrenza. Zedda ha parlato a braccio, l’altra volta aveva invece un canovaccio di fogli da seguire, e per una decina di minuti. Sorridente e spiccio, ha ringraziato la città (è il terzo sindaco di seguito rieletto senza bisogno del ballottaggio) e parlato di quello che farà nei prossimi cinque anni: «Busseremo da subito alla porta del Governo e della Regione per chiedere i finanziamenti indispensabili per diventare sempre più europei e felici». Senza buttarla troppo in politica, lo fa di rado, il neo sindaco ha detto anche altro d’importante. «Spero che con i Cinque Stelle possa esserci un dialogo in Consiglio comunale. Sarebbe un bene per Cagliari».

Non è stata certo un’apertura dettata dalla convenienza, i numeri dicono che la sua maggioranza è molto solida, forse ha voluto più che altro spalancare una porta al secondo partito classificato, i Cinque stelle appunto. Quali saranno gli effetti del possibile dialogo sono tutti da decifrare, ma giusto per parlare di fantapolitica anche sul rapporto fra il centrosinistra e i grillini Cagliari potrebbe trasformarsi in un interessante laboratorio. Come del resto lo è da tempo in campo nazionale, per la capacità dimostrata da Massimo Zedda nel tenere compatto il centrosinistra allargato alle forze indipendentiste, ma anche nell’essere stato capace di evitare che il Psd’Az continuasse a essere un alleato del centrodestra.
A proposito, se dal palco Zedda ha riconosciuto la correttezza in campagna elettorale di Maria Antonietta Martinez, il candidato-sindaco dei 5 Stelle, non ha fatto nessun accenno a Piegiorgio Massidda, portabandiera del centrodestra. I due si sono punzecchiati più volte prima del voto e lo faranno ancora. Nel discorso volante, Zedda ha parlato invece, come spesso gli capita, della sua generazione. «Prima accadeva che i voti passassero di padre in figlio e nulla cambiava. Ora sono stati i figli a convincere i padri che molto può ancora cambiare». Cambierà abbastanza la giunta comunale: ha ancora venti giorni di tempo per presentarla, ma dalla fine della prossima settimana cominceranno a circolare i primi nomi. Una curiosità in chiusura: sotto il palco del Corso c’era anche Renato Soru e per l’ex segretario del Pd è stata questa la prima uscita dopo le dimissioni post sentenza di condanna. (ua)