Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Disagi nelle scuole che hanno ospitato i seggi

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2016

Un letto in un' aula in via Caboni, pulizie d'urgenza al Casula-Montanaru

 

«Mamma, in aula c'è un letto». Accade nella scuola primaria di via Caboni, dopo un fine settimana di elezioni. Lungaggini nello spoglio delle schede e anticipo del rientro dei bambini in classe, hanno creato molti disagi subito rilanciati dai genitori. Tra le mamme è partita una chat con messaggi e immagini.
Tra i banchi ieri mattina c'erano ancora le brandine usate, questo si diceva, dai rappresentanti delle forze dell'ordine che hanno garantito il buon andamento delle operazioni elettorali. «I bagni», si legge ancora nei messaggi tra genitori, «sono sporchi. Le bidelle stanno provvedendo alla disinfezione e alla pulizia degli spazi, anche se non spetterebbe a loro bensì all'impresa del Comune». Insomma: il personale dell'istituto ce l'ha messa tutta per riportare la situazione alla normalità e garantire le lezioni.
Le cause dei disagi sono da cercare fuori dal cancello di via Caboni. La decisione di far tornare gli alunni a un solo giorno dalla chiusura dei seggi è stata adottata dal direttore scolastico regionale, Francesco Feliziani: «Ho fatto presente», ha spiegato nei giorni scorsi, «che quest'anno le scuole avevano già fatto fronte a varie incombenze e ho chiesto che, dove non vi era una necessità impellente, il loro utilizzo per le operazioni elettorali venisse limitato al minimo indispensabile». Tempi troppo stretti, forse, in alcuni istituti come il Casula-Montanaru, dove il personale si è arrabattato per ridurre al minimo i disagi e i genitori, davanti all'impegno, non hanno potuto fare altro che accettare una mattina iniziata tra le difficoltà. Soprattutto a pochi giorni dalle vacanze estive.
Enrico Fresu