SASSARI. Ogni addio ha la sua estetica. E il Pd sembrava destinato a una uscita di scena, a una morte per autocannibalizzazione. Schiacciato dall’ascesa del Movimento 5 stelle, pressato dalle liste...
SASSARI. Ogni addio ha la sua estetica. E il Pd sembrava destinato a una uscita di scena, a una morte per autocannibalizzazione. Schiacciato dall’ascesa del Movimento 5 stelle, pressato dalle liste civiche e dalla fuga dai partiti. Ma i Dem alla fine riesconoa a conquistare Cagliari al primo turno e ad andare al ballottaggio a Olbia. Le percentuali non sono bulgare, a Cagliari raccoglie il 19 per cento, ed è il primo partito. A Olbia si ferma al 14, superato da Fi e M5s, ma nel complesso le sue alleanze lo premiano. Non mancano gli schiaffi. A Gonnesa il capogruppo in Regione, il soriano Pietro Cocco esce sconfitto. Il consigliere, sindaco uscente, si era ricandidato ma solo come consigliere nella lista del suo vice Giorgio Lenzu. Ma nel partito c’è ottimismo. «Guardiamo con grande fiducia ai risultati ottenuti da Carlo Careddu a Olbia e da Giuseppe Casti a Carbonia – dice il senatore Pd Silvio Lai –. Per entrambi si è un ottimo primo passo che ci auguriamo possa essere confermato e incrementato nel secondo turno. Lavoriamo tutti assieme perché ciò avvenga e perché Olbia e Carbonia possano essere amministrate da persone capaci e competenti come Carlo Careddu e Giuseppe Casti. Si vince se Pd e Sel sono alleati. Cagliari è l’unica grande città in cui il centro sinistra vince al primo turno. È merito del sindaco uscente, sostenuto dal Pd. È l’unica grande città dove Sel ha mantenuto l’alleanza con il Pd. Sul piano regionale è stata apprezzata dagli elettori la scelta del nuovo corso del Psd’az per un’alleanza nel centro sinistra».
Anche in casa Sel c’è soddisfazione. «Voglio ringraziare i sardi che hanno votato la coalizione – dice il senatore di Sel Luciano Uras –. I risultati dicono che il fenomeno populista in Sardegna è molto contenuto. Dicono che la buona amministrazione, a iniziare da quella di Cagliari è apprezzata. Dicono che lo schieramento democratico, progressista identitario sovranista è un progetto robusto, di prospettiva e vincente. È sconfitta in tutto il paese l’ipotesi di un Partito democratico che guarda a destra. È sconfitta anche l’ipotesi di una sinistra radicale indisponibile ad assumere funzioni e responsabilità di governo. Da oggi in Sardegna si apre un nuovo capitolo». Anche il governatore Francesco Pigliaru saluta il risultato del centrosinistra. «Il successo di Massimo Zedda a Cagliari è un grande risultato, dimostra che quando accanto a un sindaco capace c'è una coalizione unita si vince – dice Pigliaru –. La riuscita di Zedda al primo turno, l'ottima risposta riportata dal centrosinistra nella maggioranza dei Comuni più popolosi, così come il primato al ballottaggio in città come Olbia e Carbonia sono il frutto del buon lavoro amministrativo e politico portato avanti in questi anni. Ed è motivo di soddisfazione constatare che la buona collaborazione con la Regione ha contribuito a questi esiti. Se qualcuno sperava che dalle amministrative potesse arrivare un segnale negativo per la Giunta e per le riforme che sta portando avanti si è sbagliato. Ora avanti tutti insieme per il secondo turno per confermare il risultato». E anche Michele Piras, deputato di Sinistra Italiana si gode il successo di Cagliari. «Grazie a Massimo per questa straordinaria vittoria. Perché non era scontata e perché in queste proporzioni davvero pochi se l'aspettavano – afferma Piras –. E grazie a quanti di più si sono spesi e ci
hanno creduto. E complimenti a Sel, perché il risultato elettorale della sinistra a Cagliari è gigantesco. Cagliari dice che non esistono formulette magiche. Che si vince per credibilità e concretezza, che si vince se si governa bene e se si è in grado di costruire belle liste». (l.roj)