Antonietta Martinez è tutt'altro che delusa. «Non mi sento sconfitta», spiega la candidata a sindaco del Movimento 5 Stelle, dando prova di una notevole capacità di resistenza fisica. «Ho dormito appena un'ora e mezzo durante la notte e un'ora nel pomeriggio». La lucidità e quella dei giorni migliori della sua campagna elettorale nei banchetti grillini organizzati per diversi mesi davanti ai mercati cittadini e in varie piazze del centro e della periferia. «Sono contenta di quanto ottenuto, pur non avendo avuto i mezzi e le risorse necessari per poter fare di più, com'è accaduto in città più grandi della nostra».
Allude a Roma e a Torino, dove il M5S ha messo insieme importanti consensi, tanto da costringere gli avversari al ballottaggio. Da questo confronto nazionale la prova cagliaritana del Movimento sembra segnare il passo. Martinez: «Non è stato possibile fare di più. Anche il tempo dedicato alla campagna elettorale è stato insufficiente. A conti fatti mettiamo due consiglieri e ci candidiamo a fare una bella opposizione in Consiglio». Non solo: «Numeri alla mano, siamo diventati la seconda forza politica della città. Traguardo di tutto rispetto che ci rende orgogliosi».
Martinez, attivista storica grillina, sa bene che all'opposizione la componente M5S non sarà l'unica. «Ci saranno due opposizioni: la nostra, che ha caratteristiche speciali e irrinunciabili, e quella del movimento civico di Piergiorgio Massidda». Presto per tracciare confini: «Noi sappiamo bene come comportarci e quali sono i temi cari al nostro Movimento». L'elezione di Zedda non la trova incoraggiante: «Mi auguro soltanto che non prosegua domani quel che ha fatto ieri. Ma ho delle riserve, se penso alla qualità del lavoro finora svolto dalla sua amministrazione». (p. p.)