La Regione avvia il percorso per il nuovo ente dell'Area metropolitana

Molentargius, Santa Gilla, Sella del Diavolo e Capo Sant'Elia insieme in quello che sarà il Parco regionale delle zone umide dell'area metropolitana di Cagliari. Lo ha deciso la Regione con una delibera approvata ieri dalla giunta: il primo passo per la costituzione del Parco, richiesta dai sindaci dei sette Comuni (Cagliari, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Selargius, Elmas, Capoterra e Assemini) interessati.
LA REGIONE «Il Parco regionale delle zone umide», ha spiegato l'assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, «è un'opportunità di sviluppo e rafforzamento dell'intera area metropolitana: la Regione è pronta a sostenere questo percorso». Non solo tutela ambientale: «Parliamo di potenziare le attività produttive della zona, dalle saline alla pesca e all'itticoltura», ha aggiunto Paci. Con la delibera si avviano tutti gli studi e le azioni necessari «per l'attivazione del percorso di istituzione del Parco», ha evidenziato l'assessore dell'Ambiente, Donatella Spano.
PASSO FONDAMENTALE Soddisfatto Massimo Zedda, sindaco della città metropolitana di Cagliari: «L'approvazione della delibera è un passo avanti fondamentale per lo sviluppo della città metropolitana in chiave ambientale, turistica ed economica. Stiamo parlando di oltre 7500 ettari: un'opportunità irrinunciabile per lo sviluppo comune dei nostri territori». Legambiente plaude alla delibera che «riprende e formalizza le proposte da noi formulate nella importante conferenza dello scorso 21 aprile tenuta ad Elmas», hanno ribadito la presidente Annalisa Colombu e il responsabile del comitato scientifico Vincenzo Tiana.
INCURSIONE VANDALI Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, ha invece parlato di «annuncio elettorale» mentre il parco Molentargius-Saline «non più tardi di una settimana fa è stato oggetto dell'ennesima incursione vandalica». (m. v.)