Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Altare restaurato dai fedeli Un altro pezzo dell'antica chiesa salvo grazie alle offerte

Fonte: L'Unione Sarda
26 maggio 2016

SANT'AGOSTINO. I lavori sono stati pagati in monetine: iniziativa di solidarietà

 

L'hanno pagato in monetine, il restauro dell'altare: 8.750 euro provenienti dalle offerte di chi, contrariamente al suo padrone (cioè, lo Stato), alla chiesa di Sant'Agostino tiene davvero.
È in fase di rimontaggio l'altare che contiene la statua di San Nicola da Tolentino, realizzata dal grande scultore Giuseppe Antonio Lonis nel Settecento. Il restauro della statua è precedente. Così, un altro pezzetto dell'antica chiesetta tra il largo Carlo Felice e via Baylle, voluta in stile rinascimentale da Carlo V nel XVI secolo e realizzata sotto Filippo II dai fratelli architetti ticinesi Fratino, è tornato agli antichi splendori. Merito dell'applicazione del rettore della chiesa, don Vincenzo Fois, che dal 1979 cerca di coinvolgere i cagliaritani nel recupero.
Per restaurare l'altare era necessario sapere come fosse in origine, ma tutte le foto sono sparite, assieme ai beni oggetto di razzie nobili e altoborghesi, oltre che della parrocchia di Sant'Eulalia, ormai un secolo fa. Un volontario, l'elettricista Nicola Ariu, di 35 anni, a proprie spese è andato all'Istituto Luce a Roma e ha trovato alcune foto assai datate: su quella base è stato fatto il restauro dei pochi pezzi recuperati grazie alle offerte. Nelle foto compaiono ornamenti di cui non vi è traccia, se non (ma è solo un si dice) in qualche casa cagliaritana.
Colpisce il disinteresse, quasi disprezzo, che la città riserva al suo tesoro nel Largo. Lo Stato, proprietario, aveva affidato la chiesa agostiniana al Comune, che ebbe la bella pensata di vendere il chiostro poi diventato un asilo (anni Ottanta). Incredibilmente, a lungo la chiesa fu adibita a campo di pallavolo al coperto: le pallonate hanno danneggiato statue e intonaci. Lo Stato dorme, i volontari no ma non bastano. Chissà che non intervenga il Fai, Fondo ambiente italiano, per mettere una pezza su una vergogna cagliaritana.
Luigi Almiento