Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Enoturismo, l'Isola in un calice

Fonte: L'Unione Sarda
24 maggio 2016

Sabato e domenica torna la rassegna dedicata alla valorizzazione dei vini e del territorio

Il richiamo di Cantine aperte tra degustazioni e prodotti tipici Oltre il solco della vigna per scoprire un mosaico di emozioni e ospitalità fra aromi, sapori, storia, natura e arte. La filosofia di Cantine aperte, in programma sabato e domenica prossimi, in fin dei conti non scomoda grandi teoremi. La formula è semplice quanto efficace: il vino racconta il territorio. Superbamente. Se poi lo fa nella stagione in cui la Sardegna si mostra nella sua più affascinante bellezza, l'effetto è d'incanto.
Per questa edizione numero 24, curata dal Movimento turismo del vino, l'Isola enologica aprirà le porte di sette cantine. Una ricetta collaudata che qui in Sardegna ha molto da dire. «Ma bisogna crederci», ammette Fabio Angius, direttore commerciale dell'azienda Pala di Serdiana, in questa rassegna sin dalla prima ora e quest'anno con un programma ricco di interesse. «È un modo per conoscere e capire dove nasce il vino che si beve». Far crescere il territorio e promuovere la vigna sarda. Come ha ben sintetizzato Nicoletta Pala, giovane vignaiola di Audarya , al secondo anno di Cantine aperte. «Le tre aziende di Serdiana sono davvero protagoniste della promozione del territorio». Visitare Audarya significa sentire il respiro dei vigneti che avvolgono la cantina. «Abbiamo previsto varie attività - spiega - tra degustazioni di vini e prodotti tipici, un percorso guidato attraverso i mille volti del Cannonau con il giornalista del Gambero Rosso, Giuseppe Carrus, e poi attività culturali e di relax». Alle Cantine Argiolas , di Serdiana, i “Segreti di lunga vita”: è il tema di quest'anno dedicato ai centenari e ai segreti della longevità della Sardegna e dell'isola giapponese di Okinawa. Previsti laboratori del gusto con Slow food e cooking show con Sergio Mei e Tomoko Fujita. Al debutto Su 'Entu di Sanluri e Cantina Lilliu di Ussaramanna. In pieno accordo con l'azienda agricola Olianas di Gergei, queste società puntano coraggiosamente a tracciare il riscatto della Marmilla. «Siamo una realtà vitivinicola nuova e questo appuntamento è un'opportunità per farci conoscere meglio dagli enoappassionati. Ed è soprattutto un modo per promuovere le potenzialità di questa terra», spiega Valeria Pilloni, responsabile di Su 'Entu. Roberta Porceddu, di Cantina Lilliu, puntella il concetto: «Abbiamo voluto lavorare in accordo per essere più forti. Fare rete per emergere». Cantina Lilliu nasce nel 2000 con vini biologici e dopo cinque anni focalizza la produzione su un'agricoltura sinergica «totale assenza di concimi chimici e fertilizzanti, coltivazione della vigna in asciutto». Le Vigne Surrau , di Olbia, propongono visite guidate, sabato e domenica. «Domenica inoltre, dalle 11 alle 19 saranno ospitati gli stand di prodotti gastronomici e artigianali, dove sarà possibile degustare gratuitamente salumi, formaggi, culurgiones, miele e confetture e dolci, in un percorso degustativo che racconta l'isola attraverso sapori e profumi», spiegano dall'azienda. Cantine aperte sarà l'occasione per scoprire vere gemme enologiche dell'Isola. Come Muscazega , piccola realtà vitivinicola di Luras, nata circa dieci anni fa in un vecchio stazzo della Gallura. Laura Carmina, produce un gran Nebbiolo (vitigno portato qui dai Savoia) e Vermentino. La Sardegna unica da scoprire a piccoli sorsi.
Roberto Ripa