Nominato dal sindaco



È Franco Masia, consigliere comunale del Pdl, l'Alter nos dell'edizione 353 della festa di Sant'Efisio. Lo ha deciso ieri mattina il sindaco Emilio Floris dopo aver esaminato una serie di candidature al ruolo, storicamente molto ambito dai partiti politici.
Masia, allenatore di calcio professionista, succede a Lino Bistrussu (Riformatori) ed Edoardo Tocco (attuale consigliere comunale e regionale del Pdl) e Raffaele Lorrai, assessore ai Lavori pubblici.
«Sono onorato, emozionato. È un incarico prestigioso che mi permette di rappresentare la città e tutte le sue istituzioni», ha detto ieri Masia, che si dichiara «da sempre devoto al santo».
Dichiarazioni più misurate di quelle rilasciate dai suoi due predecessori. «È la terza gioia più grande della mia vita dopo quelle della nascita dei miei due figli», dichiarò un Bistrussu emozionatissimo all'indomani dell'investitura. «È la cosa più emozionante che abbia mai fatto. Mi sembra una favola, mi sento un bambino che sta giocando al gioco più bello della sua vita. Auguro a chi verrà dopo di me di vivere le sensazioni forti che sto vivendo io», aveva detto Tocco nel 2007.
Masia è consigliere comunale, con qualche interruzione, dalla seconda consiliatura Delogu (1999-2001, quando fu presidente della Commissione Lavori pubblici.
L'unico problema, peraltro comune a molti predecessori, è che non sa andare a cavallo: «Sono più bravo a stare sull'asino», scherza, «ma imparerò». Ha due settimane per farlo. Settimane nel corso delle quali dovrà provare il frac che gli viene cucito su misura e soprattutto iniziare a prendere parte alle manifestazioni dell'Arciconfraternita.
L'Alter Nos è la figura che incarna il connubio tra religiosità e municipalità. Ai tempi della monarchia (spagnola prima, sabauda poi) era il Vicerè, “l'Altro Noi”, che, in rappresentanza del re, sfilava per la festa di Sant'Efisio. Oggi, invece, è un membro dell'amministrazione Comunale, che rappresenta. Ma l'Alter Nos ha anche altri compiti: assieme ai confratelli dell'Arciconfraternita del Gonfalone, ad esempio, è colui che aiuta gli indigenti votati al Santo.
Il rappresentante della municipalità segue il cocchio di Sant'Efisio anche nelle tappe extracittadine fino al ritorno il 4 Maggio nella chiesetta di Stampace.

16/04/2009