Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Palazzo Accardo in vendita

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2016

LARGO CARLO FELICE. All'asta per 2,7 milioni di euro. Dore e Lobina: un errore

 

Mesi fa il no del Consiglio. La vicesindaca: si va avanti

 

 

 


«Nessun blitz e nessuna svendita, abbiamo fatto gli accertamenti necessari: ora il Consiglio può occuparsi dell'alienazione di palazzo Accardo». La vicesindaca Luisa Anna Marras cerca di smorzare la tensione ma si accende lo scontro sulla vendita che l'Aula aveva già bloccato nei mesi scorsi. «Perché riportare in Consiglio la vendita del palazzo così, all'ultimo minuto, senza che ci siano stati altri passaggi?», attacca il consigliere Giovanni Dore. «Un errore pensare di venderlo, ma ancora peggio cercare di farlo in questo modo», rilancia il candidato a sindaco Enrico Lobina.
LA VICENDA Il 29 aprile, la Giunta Zedda ha deliberato che l'edificio all'angolo tra il Largo e via Crispi e la parte comunale dell'area di via Fara dovranno essere messi sul mercato assieme agli altri beni già compresi nel piano di valorizzazione che porterebbe in cassa 6,3 milioni di euro. L'anno scorso l'idea aveva fatto storcere il naso a tanti consiglieri e si era arrivati a stralciare la posizione dell'edificio che ospita il Caffè Svizzero. Ora l'esecutivo ha deciso di riprovarci. «L'amministrazione ha deciso che in alcuni casi la valorizzazione più adeguata dei beni passa dal rapporto coi privati», spiega Marras. Palazzo Accardo è valutato 2,7 milioni. «Non lo stiamo svendendo: è vincolato e chiunque lo acquisisce deve rispettare rigidi vincoli». Ma l'autunno scorso il Consiglio aveva stoppato l'operazione della Giunta. «Durante il dibattito - ricorda la vicesindaca - erano stati chiesti approfondimenti. Ora abbiamo ritenuto di riproporlo: è una previsione, non un colpo di mano».
CONTRARI Giovanni Dore non vuole lasciar passare liscia questa operazione: «Palazzo Accardo è un edificio strategico a pochi passi dal Comune. Non credo che quella della vendita sia la strada giusta. Resto dell'idea che la soluzione ideale sia, nel caso, quella di una concessione a lungo termine». Contrario anche Enrico Lobina: «Un patrimonio così importante, in una fase di stanca del mercato immobiliare, non può essere venduto a corpo, tutto insieme. Immagino utilizzi pubblici diversi per quegli spazi: si potrebbero comunque coinvolgere i privati ma con la concessione non l'alienazione».
LA CRIPTA La vendita preoccupa anche don Vittorio Fois, rettore della chiesa di Sant'Agostino. Sotto palazzo Accardo c'è la cripta che, per due secoli, ospitò le spoglie del santo: «Che io sappia la Soprintendenza non sa nulla della vendita, spero si salvaguardi in ogni modo il nostro patrimonio». La vicesindaca lo rassicura: «La cripta non è in vendita».
Marcello Zasso