CarloFeliceACom’era prevedibile, la zona di Cagliari tra piazza Yenne ed il largo Carlo Felice è stata invasa da centinaia di automobili in festa, già prima della fine della gara di Bari. Il classico luogo di ritrovo cittadino nei giorni di gloria sportiva si è trasformato in un grande serpentone di luci, bandiere, bancarelle, urla a squarciagola e… alcol. Lo scopo di coloro che si sono avventurati in quella zona, arrivando da via Ospedale o da via Roma, era quello di raggiungere il cuore della festa: la statua dedicata a Carlo Felice, che, come da tradizione, è stata vestita di rossoblu da alcuni intrepidi scalatori sprezzanti del pericolo. Il lentissimo avanzare della coda di auto ha consentito di vivere la festa cogliendo i minimi dettagli.

Un momento di gioia in cui è stato possibile vedere dentro lo stesso calderone il cittadino benestante ed il meno abbiente, genitori con bambini sulle spalle (perlopiù addormentati), ragazzi che giocavano a pallone in mezzo alla strada tra le macchine, persone in giacca e cravatta, insieme ad ultras e boccali di birra. Ancora: tifosi invasati, silenziosi, impauriti, inneggianti alla Serie A e sprezzanti nei confronti dei corregionali. Ma tutti felici ed orgogliosi di essere lì, dove per una notte sono saltate tutte le regole per gioire del ritorno del Cagliari nel calcio che conta.

Fabio Ornano

(admaioramedia.it)