Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'urlo di Cullin: Forza Casteddu! Poi tutti in piazza Yenne per la festa

Fonte: L'Unione Sarda
9 maggio 2016


 L'attore Medda: «Hanno aspettato che passasse Sant'Efisio per centrare il risultato»

 

L'attore e regista Jacopo Cullin ha aspettato in mistico silenzio la fine del Purgatorio. Finché non c'è stato il fischio finale da parte dell'arbitro, il saltimbocca alla romana cucinato con la sua maglietta rossoblù restava appeso in gola, quasi indigesto. Appeso al 90'. Dopodiché per Cullin è tornato l'entusiasmo del bambino, così come è accaduto a tutti i tifosi che ieri davanti alla tv hanno visto tornare in Sardegna la serie A.
«Che devo dire? Sono felicissimo, guardo i festeggiamenti in tv. È stato un anno lunghissimo e faticoso anche per noi tifosi, andare allo stadio per vedere giocare il Cagliari contro il Lanciano o la Virtus Entella non è semplice», dice Cullin. «Godiamoci la promozione e cerchiamo di rimanere in Serie A più a lungo possibile»- E poi chiude col punto esclamativo: «Forza Casteddu!».
Il sindaco Massimo Zedda invece non ha potuto godersi lo spettacolo comodamente da casa. Ha lavorato fino a tardi perché ieri era l'ultimo giorno di presentazione delle liste elettorali. Ora può riprendere le chiavi della città rossoblù, quelle con il portachiavi speciale messo nel cassetto un anno fa: quella A, che oggi è simbolicamente lo scudetto di fiori comparso nel Largo Carlo Felice da pochi giorni: «Abbiamo lavorato fino a tardi - ha raccontato - ma abbiamo sentito la partita alla radio ed esultato a ogni gol», confessa, «un complimento a questi ragazzi che hanno riportato la Serie A nella nostra terra. Ora invece tocca a noi, dobbiamo pensare allo stadio, è il nostro prossimo obiettivo». Alle 22.35 il primo cittadino è ancora a digiuno ma non ci pensa. «Sto andando in Piazza Yenne a festeggiare con tutti», confessa, «in fondo quello scudetto di fiori rossoblù non l'abbiamo messo a caso e vedo soprattutto che ha portato bene. Anche perché la Serie B è difficile, e non era scontato risalire. Sono stati bravi, i ragazzi mi hanno fatto ricordare le scalate dalla C alla A che abbiamo vissuto tempo fa». Il pensiero del sindaco Zedda va in particolar modo per i sardi. «Ma anche per il capitano Dessena, che ha mostrato sempre di avere un notevole attaccamento alla maglia, non è da tutti».
Tra gli ex rossoblù c'è un affezionatissimo ex trequartista che conosce bene l'aria festante che si respira ora in città. La visse tempo fa, in un contesto diverso, con tempera rossa e tempera blu sul viso. «Bravissimo Cagliari», ha detto Jeda , che ricorda l'anno della salvezza ancora come uno dei più belli della sua carriera. «Non ho visto la partita ma sono a casa a guardare le immagini, un abbraccio a tutta la Sardegna che meritava di tornare in Serie A. Per me resta sempre una casa e ho bellissimi ricordi». Massimiliano Medda fa i complimenti a tutta la squadra. «Nessuno si sarebbe aspettato una vittoria proprio contro il Bari. Abbiamo ritrovato questa Serie A dominando la partita, direi che questa Serie A è meritatissima», commenta Medda, «sono stati molto bravi, anche perché salire subito sarebbe stato troppo facile, invece hanno persino aspettato che passasse Sant'Efisio per poi raggiungere il risultato». E un applauso Medda lo regala alla società. «Bravissimo Giulini, bravissima la società sin dalla campagna acquisti. Hanno vinto e ci hanno conquistato».
Virginia Saba