Fatture onorate in media dopo 35 giorni: prima erano 103. Confartigianato: «Passi avanti»
Più che dimezzati in Sardegna i tempi di attesa per le aziende Tempi tre volte più rapidi e direttive europee quasi rispettate: le pubbliche amministrazioni dell'Isola si scoprono più veloci nel pagare i propri debiti. Sono 35 in media i giorni di attesa che un'azienda creditrice deve aspettare prima di vedere saldata la fattura, contro i trentuno della media italiana. Cinque in più rispetto al tempo massimo di un mese fissato da Bruxelles. Un buon risultato che è valso anche il piazzamento di 16 enti isolani tra i 500 più virtuosi del Paese.
I dati diffusi dal ministero dell'Economia ed elaborati dall'ufficio studi di Confartigianato si riferiscono alle fatture trasmesse al ministero fino al 31 dicembre 2015 da amministrazioni periferiche dello Stato, enti del servizio sanitario nazionale, enti Locali, Regioni e Province autonome. «I 35 giorni della Sardegna sono quasi in linea con la media nazionale e sono un enorme passo avanti rispetto ai 103 giorni della passata rilevazione - ha sottolineato la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti -, ma teniamo sempre conto che si tratta dei migliori enti pagatori a livello nazionale: per questi virtuosi, ne abbiamo tantissimi altri che impiegano ancora mesi».
Tra le amministrazioni comunali più celeri spicca quella di Selargius. Gli uffici del centro alle porte di Cagliari hanno impiegato in media 23 giorni per saldare ciascuna delle 2.023 fatture ricevute, per un ammontare di 7.898.220 euro.
Seguono il Comune di Elmas, con una media di 29 giorni, e - staccato di una settimana - quello di Sinnai, dove sono occorsi 36 giorni per onorare 1.248 fatture per circa 4,2 milioni di euro. Chiudono San Sperate (43 giorni) e Ozieri (49). Pratiche rapide anche nelle altre amministrazioni. L'Università di Cagliari ha saldato fatture per 29.872.439 di euro con una media di 27 giorni. Poi l'Ersu, che ha regolato 4.310.906 di euro in 30 giorni e la Provincia di Carbonia-Iglesias che ha impiegato lo stesso tempo per pagare 6.494.150 di euro. Chiude l'Istituto Zooprofilattico della Sardegna: 5.636.903 di euro pagati entro 49 giorni di media. «I ritardi ci sono ancora, nonostante il miglioramento dei tempi di pagamento», ha detto ancora Folchetti. «Se alcuni enti sono riusciti a rispettarli, vorremmo che lo facessero tutti gli altri».
Bisogna comunque ricordare che le statistiche hanno riguardato soltanto gli enti che hanno comunicato i dati al ministero. Il resto delle oltre ventimila amministrazioni ha invece registrato in tutta Italia tempi medi di pagamento di 44 giorni. Attualmente a Roma arriva soltanto il 60% delle informazioni sulle fatture registrate entro il 2015. L'obiettivo del governo è raggiungere il 90% entro il 2016 e il 99% entro metà 2017. «I numeri richiedono ancora cautela nell'analisi - ha ammesso lo stesso ministero - perché il tempo medio di pagamento effettivo del totale delle fatture è con ogni probabilità più lungo di quello registrato tra gli enti che comunicano i dati».
Da qui l'appello della rappresentante degli artigiani: «Purtroppo ancora tante imprese rinunciamo a partecipare ai bandi pubblici per paura dei tempi di pagamento e dei contenziosi. In questo periodo, dove si parla tanto di un più facile accesso delle micro-imprese agli appalti, non si considera il problema dei pagamenti tardivi».
Luca Mascia