Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

San Michele, riapre il Castello In ristrutturazione per un anno e mezzo, ieri l'inaugurazione

Fonte: L'Unione Sarda
2 maggio 2016

L'edificio è stato rimesso a nuovo dal Comune con una spesa di 300.000 euro

 


Ha fatto un po' di tutto, nei suoi circa mille anni di onorato servizio: nacque chiesa campestre, divenne fortezza, fu modificata per accogliere i pro residenza della nobile famiglia spagnola dei Carroz nel 1350. Poi il Castello di San Michele fu abbandonato, divenne lazzaretto durante la peste a metà del 1600, quindi di nuovo fortezza per difendersi dai Francesi. Negli anni Quaranta del secolo scorso fu affidato alla Regia Marina, infine il passaggio allo Stato e poi al Comune, dopo un altro abbandono e un primo restauro tra gli anni Ottanta e Novanta. Un anno e mezzo fa, però, è giunta la nuova chiusura al pubblico: per reumatismi, nel senso che l'umidità stava creando molti problemi alla fortezza.
LA RIAPERTURA Ieri il Castello di San Michele ha lasciato l'infermeria ed è tornato a essere un centro culturale. Rimesso a nuovo dal Comune, che ha speso trecentomila euro, alle 18 ha avuto una doppia inaugurazione: una sua, l'altra dell'esposizione con la quale debutta nuovamente tra i beni identitari cagliaritani.
LA MOSTRA L'esposizione fotografica, assai interessante, allestita dal Consorzio di gestione Camù propone splendide immagini “A tu per tu con la Natura” scattate da Simone Sbaraglia. Per chi volesse visitarla - e, con essa, il Castello redivivo -, è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 16, il sabato e la domenica dalle 14 alle 20. Chiusura il lunedì, biglietto a tre euro, c'è anche un laboratorio didattico.
IL COMUNE Ma quel che più conta, ovvio, è il ritorno del San Michele tra i monumenti visitabili. «Durante i lavori», sospira la vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras, «ci siamo resi conto che l'umidità aveva danneggiato il pavimento flottante: per questo, i lavori si sono prolungati oltre le previsioni». Nei giorni scorsi il bene storico è stato riconsegnato a Enrica Puggioni, raggiante assessora alla Cultura: «L'idea del Comune è farne un luogo sempre più abitato dai cagliaritani e dai turisti, integrato con il territorio». Sarà insomma un bene culturale arredato dalla cultura e dalle persone, considerato che ospiterà mostre, convegni e altre iniziative, rendendo dominatori tutti coloro che salgono fin lassù. Peraltro, anche con i revisionati ascensori comunali. La vista, da lì, è probabilmente quella che rende più giustizia alla città e ai suoi dintorni.
FINE LAVORI A casa gli operai, rientrano gli operatori culturali al Castello di San Michele, tornato tra i luoghi che sono patrimonio di tutti. La sua assenza si è notata. La sua presenza lo sarà.
Luigi Almiento