Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il tempo cancella l'abuso

Fonte: L'Unione Sarda
29 aprile 2016


 Anfiteatro, reati prescritti

 

Si è concluso con una sentenza di non doversi procedere per prescrizione il processo d'appello sull'Anfiteatro romano che, secondo la ricostruzione del pm, era stato affidato dal Comune senza un bando di gara pubblico alla società “Sardinia Jazz” dei fratelli Palmas. È stato lo stesso procuratore generale ieri mattina a chiedere il non luogo a procedere per l'accusa di abuso d'ufficio contestata al patron di “Sardegna Concerti” Massimo Palmas, alla presidente dell'associazione che organizzava gli eventi culturali Maria Gabriella Manca (difesi da Michele Schirò e Dora Magliona) e al fratello di Palmas, Michele (assistito dall'avvocato Stefano Pisano).
Gli organizzatori di spettacoli musicali erano stati condannati in primo grado perché il Comune nel 2007 aveva concesso l'uso dell'Anfiteatro romano senza una selezione pubblica a discapito di altri imprenditori. A Massimo Palmas erano stati inflitti un anno e dieci mesi (abuso d'ufficio e falso), a Manca dieci mesi e a Michele Palmas otto mesi (solo abuso d'ufficio). I presunti episodi di abuso d'ufficio relativi alle concessioni del 2005 e del 2006 si erano già prescritti in primo grado. Massimo Palmas era stato invece assolto con formula piena in primo grado dalle accuse di peculato e truffa. Erano stati assolti dall'accusa di truffa perché «il fatto non sussiste» anche Michele Palmas e Manca. Quest'ultima era stata assolta anche dal peculato e da un abuso d'ufficio.
L'appropriazione indebita era invece caduta per mancanza di querela. Era uscita subito dal processo la funzionaria comunale Luisa Lallai, assolta dal Tribunale presieduto da Mauro Grandesso.
V. N.