Il presidente della commissione sulle sedi dove celebrare i matrimoni

Nei giorni scorsi L'Unione Sarda ha ricordato che, purtroppo, chi si vuole sposare a Cagliari a tutt'oggi può farlo solamente a Palazzo Bacaredda e al Palazzo della Municipalità di Pirri. Come consigliere comunale e presidente della commissione competente in materia io ho responsabilità dirette molto limitate in quanto ho fatto tutto ciò che era in mio potere fare. Da molto tempo ho infatti segnalato l'esigenza di dare seguito a quanto previsto dal “Regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili” (regolamento che ho portato al voto il 30 settembre 2014). Il comma 2 dell'articolo 3 recita infatti: «Nel rispetto delle norme generali del Codice civile e delle successive disposizioni ministeriali, la Giunta, con propria deliberazione, individua altre sedi istituzionali destinate alla celebrazione dei matrimoni».
Esplicito: non ci si può sposare dove si vuole, ma la Giunta può decidere alcuni luoghi alternativi dove poter celebrare. Torino, ad esempio, ha cominciato con due sedi alternative ed ora ci si può sposare in dieci sedi diverse (Stadio Olimpico compreso).
Siccome in realtà nulla è stato fatto, dopo 10 mesi (luglio 2015), ho interrogato in aula l'assessore competente, Paola Loi, per sapere quando finalmente altri luoghi sarebbero stati destinati ai matrimoni civili. L'interrogazione (il video è online) ha avuto una risposta in perfetto stile burocratico.
https://megliodiprimanoncibasta.com/2015/07/29/consiglio-comunale-28-luglio-2015-due-nuove-interrogazioni-di-filippo-petrucci/
Ho continuato per mesi, in via informale, a chiedere all'assessore di dare seguito alla volontà del Consiglio e permettere di potersi sposare in altri luoghi, ma nulla è stato fatto: confermo dunque il mio scontento e ne approfitto per richiamare ancora una volta l'assessore Loi al suo lavoro, ossia rendere concrete le decisioni del Consiglio comunale.
Filippo Petrucci
(presidente commissione
Affari generali del Comune)