Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bonaccia sul Mediterraneo

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2016


Ancora chiuso il cantiere per il nuovo hotel a cinque stelle - Dopo la cassa integrazione il licenziamento per i trentadue lavoratori

 

Per l'albergo di lusso bisognerà ancora attendere. L'ex hotel Mediterraneo, passato dagli eredi di Romano Fanti in mani russe nell'estate del 2013, resta per ora una cattedrale nel deserto affacciata sul Golfo. Un'incompiuta da parecchi milioni di euro che, tra embargo e svalutazione del rublo, ha tardato, e tarda ancora, a lasciarsi alle spalle la fase più critica per regalare alla città il primo cinque stelle di gran lusso con suite, palestre e piscina.
IL SILENZIO Sugli sviluppi immediati è mistero assoluto. I nuovi proprietari non parlano. Tanto meno i loro legali. L'unica certezza è così la sorte dei trentadue dipendenti, finiti in cassa integrazione dopo la vendita e rimasti in questa condizione fino al 31 maggio scorso. Poi, dopo quella data, costretti al licenziamento. «La fase sindacale è di fatto cessata e i lavoratori - spiega la segretaria generale della Filcam-Cgil, Simona Fanzecco - hanno scelto di mettere la loro posizione in mano agli avvocati». La battaglia si farà davanti al giudice.
L'INCOMPIUTA In viale Diaz-viale Colombo resta incombente, su questa parte della città che punta alla riqualificazione (sono partiti proprio in questi giorni i lavori di edilizia residenziale che stanno cancellando il fatiscente edificio ex Enel a due passi dall'hotel e dal Cis), il cantiere del Mediterraneo chiuso a più mandate e controllato dai vigilanti. «Non sappiamo nulla, solo ciò che leggiamo sulla stampa», ammette con un'alzata di spalle una delle guardie da dietro il cancello di viale Colombo.
DAL COMUNE Una cosa è certa. Cagliari attende la ripresa dei lavori perché davvero sulle ceneri del vecchio Mediterraneo possa spuntare un grande albergo. «Dispiace che mentre si stanno facendo grossi sforzi per migliorare la nostra città si debba fare i conti con questa incompiuta di cui non conosciamo gli sviluppi», dice l'assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Luisa Anna Marras. «Anche recentemente abbiamo chiesto chiarimenti ma siamo in attesa degli sviluppi legati, pare, a controversie societarie», spiega l'assessore all'Urbanistica, Paolo Frau.
Di sicuro la ripresa dei lavori potrà avvenire solo quando le parti troveranno un definitivo accordo. In campo la Reiservice srl, società di diritto italiano che dovrebbe gestire attività alberghiera e bar e possiede la gestione dopo una contrattualizzazione all'esame della magistratura, e la Reistar, proprietaria delle mura, di cui dallo scorso novembre è rappresentante legale Irina Gabriel, subentrata a Vitaly Khomyakov, imprenditore russo già amministratore di Reiservice.
IL PATTO Indiscrezioni raccontano che l'accordo, il possibile trasferimento dell'intero pacchetto mediterraneo nelle mani di un solo proprietario, potrebbe avvenire il prossimo mese. Una soluzione che faciliterebbe la ripresa dei lavori e interromperebbe le controversie societarie. Anche perché il progetto, che oggi ha in mano tutte le autorizzazioni, potrebbe saltare se si arrivasse al 2018.
Andrea Piras