Rassegna Stampa

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Nuovo stadio Sant'Elia, Renato Serra: Puntare sul Project Financing

Fonte: web Castedduonline.it
8 aprile 2016

 

 


 

Autore: Alice Deidda il 07/04/2016 18:25

 


Progetto nuovo stadio Sant'Elia: per Renato Serra occorre puntare sul project financing. Giuseppe Andreozzi vede lo stadio come una opportunità di crescita per la città di Cagliari. I due consiglieri sono intervenuti ieri, durante il consiglio comunale in cui si sono decise le sorti del nuovo stadio. Nel 2013, in consiglio era stata presentata una mozione con cui si chiedeva l'annullamento del concorso di idee e l'avvio delle procedure per la demolizione dello stadio e la costruzione di uno nuovo.

"Gia' da allora, con alcuni colleghi, avevamo avuto l'intuizione su quella che doveva essere la strada da seguire: l'affidamento in concessione del nuovo stadio tramite finanza di progetto (project financing)", afferma Serra - oggi, l'unica proposta presentata è stata quella del Cagliari Calcio: "siamo davanti ad un bivio in cui, da una parte, vi è ' la proposta della Cagliari Calcio sicuramente migliorabile, e dall'altra c'e' il niente", continua e bacchetta i consiglieri contro questo progetto: "Quello che alcuni consiglieri contrari sottovalutano e' il perdurare della situazione attuale: stadio decadente, valore patrimoniale ormai prossimo allo zero, oneri di manutenzione straordinaria, in capo al comune, sempre crescenti", afferma. Quindi sì alla realizzazione di un nuovo stadio: "approvo un investimento di 65 milioni in citta', che portera' lavoro, immagine, sviluppo, attenzione dei media sulla citta' di cagliari. Investimento che garantisce un nuovo stadio per la citta', 1.000 metri quadrati gratuiti per 50 anni per un beneficio di 6.000.000 euro in 50 anni e da non sottovalutare l'importanza di avere la certezza che per 50 anni il comune non dovra' pagare alcun onere manutentivo", conclude.

Per Giuseppe Andreozzi " è necessario per valutare oggi l'interesse pubblico e fare nostro il progetto presentato dalla Cagliari Calcio sia necessario fare un passo indietro, forse più di uno- afferma- ricordando quando la società aveva lasciato lo stadio Sant'Elia. "Era il 2012, avevamo in mano un rudere fatiscente, che però non potevamo far altro che usare come stadio di calcio, perché questa era la condizione posta dalla Regione quando, negli anni sessanta, aveva ceduto l'area al Comune", afferma. E all'epoca si parlava di 25 milioni di euro per rimettere a posto uno stadio che non interessava più alla società.

"Il progetto è sicuramente un fatto straordinariamente positivo per la città. Cagliari diventa una marchio che gira nel mondo, un brand", continua. Sì allo stadio come polo commerciale: "Sono d'accordo per lo stadio come luogo polifunzionale. E prescindo dall'interesse e dall'equilibrio economico del progetto: l'avrei imposto se non l'avessero previsto!Lo stadio con negozi, pizzerie, cinema, diventa la domenica o sabato il luogo delle famiglie, si mangia insieme", continua. Un nuovo volto dunque per il quartiere: " Sant'Elia sarebbe evidentermente altra cosa e avrebbe certamente un altro pubblico. Oltrettutto, il progetto si inserisce in un quartiere privo di servizi, perché pensato e concepito come un immenso dormitorio. Eviterei la grande distribuzione, l'alimentare, visto la vicinanza del mercato, ma ben venga il commercio", conclude.