Rassegna Stampa

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Calcio d’inizio per nuovo stadio: c’è l’ok del Comune

Fonte: web cagliaripad.it
7 aprile 2016

 

 


Ansa News


 

Calcio d'inizio per il nuovo stadio di Cagliari. Il primo via libera è arrivato questa sera dopo una lunga discussione in Consiglio comunale. Un progetto di respiro nazionale: la Lega calcio sta seguendo da vicino le tappe di avvicinamento al traguardo perché si tratta della prima applicazione in Italia della legge sugli stadi.
Un percorso, quello partito oggi, che sarà accompagnato, su richiesta di Comune, Cagliari calcio e Lega, dall'Anac, l'associazione nazionale anti corruzione.
Oggi l'assemblea civica ha riconosciuto formalmente che c'è un interesse pubblico di Cagliari alla realizzazione dell'impianto. Poi ci saranno gli altri passaggi, a cominciare dall'approvazione del progetto definitivo. Tempi: il sindaco Massimo Zedda ha assicurato che dovrà essere pronto per la primavera del 2019, giusto in tempo per festeggiare il centenario della società rossoblù nata nel 1920. Le prime simulazioni al computer fanno intravedere uno stadio da 21mila posti, tutti al coperto, con spazi commerciali e possibilità di ospitare palestre e uffici in modo da poter vivere 365 giorni all'anno.
Una volta che sarà dato il via ai lavori, bisogna risolvere il problema del terreno di gioco che ospiterà sino al 2019 le partite del Cagliari. Sotto il profilo sportivo il nuovo stadio è tecnicamente un impianto Uefa 4. Potrà cioè ospitare anche gare di Champions League e match delle qualificazioni mondiali ed europee, tranne le finali. La proposta era stata presentata dal Cagliari calcio lo scorso 2 dicembre con la richiesta di affidamento in concessione dell'area su cui sorge lo stadio.
Dopo il voto sulla delibera, la società dovrà presentare il progetto definitivo con il quadro economico (l'opera dovrebbe costare circa 55 milioni).
Sarà poi obbligatorio avviare una procedura d'evidenza pubblica con i bandi che prevedono la partecipazione di tutti coloro che hanno i requisiti per poter partecipare.
L'assegnazione dell'area prevede insomma una gara aperta a tutti. Poi l'addio al vecchio Sant'Elia: dalle ceneri dell'opera cominciata negli anni precedenti allo storico scudetto e poi inaugurata nell'estate del 1970 (primo gol naturalmente di Gigi Riva), nascerà lo stadio del futuro.