Rassegna Stampa

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Nuovo stadio del Cagliari, è polemica sui negozi e sui ricavi comunali

Fonte: web Castedduonline.it
5 aprile 2016

 

 

 

Autore: Jacopo Norfo il 04/04/2016 20:50


 


Primi dubbi nella maggioranza di centrosinistra sul nuovo stadio del Cagliari. Via alla discussione in consiglio comunale, ma nasce subito qualche perplessità espressa dal consigliere comunale Giovanni Dore. La prima riguarda la grande distribuzione: per dire sì servirà una precisa autorizzazione della giunta regionale. La seconda perplessità: tutti i Comuni, a cominciare da Torino e  Udine, hanno ricavato milioni dalla cessione dell'area alle società calcistiche, il Comune di Cagliari no. Poi c'è un terzo aspetto: perchè il progetto viene portato in Aula in tutta fretta e a soli due mesi dalle elezioni comunali? In un articolo nel suo sito, Giovanni Dore sottolinea: "La sostanziale differenza tra la nsostra e le altre procedure è data dai numeri: a Torino ed Udine è stato quantificato un “prezzo” per il diritto di superficie (rispettivamente 25 e 21,5 milioni di euro, da noi 0) e non è stato offerto nessun contributo pubblico (a Cagliari, quello del Comune viene stimato in 10 milioni di euro; è poi previsto un intervento della SFIRS, attraverso altro meccanismo finanziario per altri 10 milioni). A Udine però è stata concessa una compensazione parziale tra costo totale dei lavori di demolizione e ristrutturazione con quella del citato “prezzo” che, a conti fatti, si è ridotto fino a 4,45 milioni di euro che entreranno nelle casse del Comune.

L’altra particolarità è che, mentre a Torino è stata concessa una destinazione commerciale con numeri piuttosto simili a quelli proposti a Cagliari (circa 25 mila mq tra vendita, servizi, uffici, ecc.), ad Udine risulta che le attività consentite siano limitate a quelle di supporto all’attività del club (bar, ristornate, ecc.), poiché nell’accordo con la Società Udinese venne scritto che non erano ammissibili attività commerciali non connesse a quelle sportive in virtù dei divieti contenuti nelle normative urbanistiche vigenti. A Cagliari, oggi, vige lo stesso divieto e, pertanto, l’autorizzazione urbanistica per il nuovo stadio dovrà contenere obbligatoriamente una variante al P.U.C. ed una espressa autorizzazione della Giunta Regionale per le attività commerciali sopra i 10 mila mq (Grande Distribuzione)".

Dore poi aggiunge: "Con un tempismo mirabolante (meno di due mesi dalle elezioni), arriva in Consiglio Comunale la proposta di delibera che riguarda la demolizione e ricostruzione dello Stadio Sant’Elia, con annessi spazi commerciale e servizi, da parte della Cagliari Calcio S.p.A. Centinaia di pagine da esaminare e una nuova normativa da studiare (ed interpretare) in pochissimo tempo, per quella che, probabilmente, è l’opera pubblica più importante di Cagliari degli ultimi 40 anni (la precedente, forse, fu proprio lo stadio che oggi conosciamo). Mancano altri dati: quanto vale lo stadio oggi ? qual è l’effetto sul bilancio della cessione di questo bene ? quanto vale effettivamente il diritto di superficie tenuto conto degli investimenti pubblici multimilionari connessi a: micropalificazione (sotterranea), parcheggi e viabilità?".