Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In Parlamento accelerazione della riforma

Fonte: L'Unione Sarda
9 aprile 2009

Entro aprile il testo finale della legge sull'impiantistica sportiva



La nuova sfida «per tornare competitivi» in Europa nel calcio passa anche dall' impiantistica sportiva, grazie in particolare a stadi di proprietà e modulari. È la strada imboccata per colmare il gap rispetto ai campionati europei più ricchi (in particolare Premier inglese e Liga spagnola). Un'inversione di tendenza che garantirebbe stadi più sicuri, minori costi di gestione e maggiori ricavi. Uno strumento importante anche per mettersi al passo con le big d'Europa (in termini di fatturato le migliori società italiane scivolate fra l'ottavo e il decimo posto).
«Con lo stadio di proprietà - ha detto nei giorni scorsi a Milano il sottosegretario Rocco Crimi, partecipando al workshop “Gli stadi modulari: un'opportunità per il calcio italiano” - le nostre società potranno competere meglio con i maggiori club europei. Milan, Roma, Inter e Juventus attualmente sono tra l'ottavo e il decimo posto in Europa in termini di fatturato. Rispetto al Real Madrid ad esempio la Juve ha 200 milioni in meno». Troppa dipendenza in termini percentuali (oltre il 60%) dai diritti tv e poca dai biglietti e dalle attività commerciali, dove le società italiane «incassano dieci volte meno delle altre maggiori squadre europee». Per sbloccare questa impasse, il governo ha deciso di accelerare l'iter parlamentare per l'approvazione del Ddl («c'è una grande convergenza tra le forze politiche»), attualmente in Senato, sull'impiantistica: entro la fine di aprile la prima riunione del comitato ristretto.

09/04/2009