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Piazza Yenne, la rivolta dei bar: "Il Comune ci dimezza gli spazi"

Fonte: web Castedduonline.it
30 marzo 2016


Piazza Yenne, le tende della polemica. Commercianti in rivolta contro il nuovo regolamento comunale: "D'estate spazi dimezzati per i bar" (foto Renato Scano)

 

Piazza Yenne, la rivolta dei bar: "Il Comune ci dimezza gli spazi"
Non tutti i commercianti sono soddisfatti del regolamento dell'occupazione del suolo pubblico. Arriva il caldo e con esso anche i cagliaritani in piazza Yenne si preparano alla bella stagione. Le belle giornate calde di primavera si fanno sentire e la gente non rinuncia ad un buon gelato o ad un aperitivo in compagnia, magari all'aperto. I commercianti devono fare i conti, però, con il regolamento per le occupazioni di suolo pubblico a servizio di pubblici esercizi e attività commerciali.

Il fine del regolamento è quello di garantire la fruizione all'aperto dei servizi forniti dalle attività commerciali nel rispetto dell'utilizzo dello spazio pubblico e di tutti i valori storico-culturali, ambientali e paesaggistici dell'ambito urbano interessato. A tutela della sicurezza delle persone, deve essere garantito un percorso largo almeno 2,20 metri che può essere utilizzato anche dalle persone disabili. In particolare, in piazza Yenne, gli arredi devono occupare una superficie tale da garantire un rapporto armonico ed equilibrato rispetto alla superficie libera della piazza. Le tende devono essere di tipo a sbraccio e con esse devono essere eliminate le insegne d'esercizio e gli eventuali macchinari o installazioni tecnologiche dell'attività presenti nel fronte della piazza. Gli arredi devo essere di materiale eco-sostenibile e non di plastica.

Queste alcune delle numerose disposizioni volute dall'amministrazione ma non tutti i commercianti della piazza sono contenti. Fabrizio Lai, titolare del bar Laif, si sente penalizzato: “Ci hanno dimezzato lo spazio esterno e non siamo per niente soddisfatti-afferma- sono stati tutti accontentati tranne noi. Il nostro spazio era di 30 metri ora ci è stato dimezzato a 15 e risultiamo essere l'unica azienda penalizzata. Non viene rispettata la logica di gestione dei bar perché i clienti in estate hanno bisogno di uno spazio esterno. Chiediamo che vengano dati spazi equi a tutti i commercianti della piazza. Io sono proprietario anche del Donegal e d'estate mi porto i ragazzi al Laif per dare loro continuità lavorativa. Però se non ho lo spazio e quindi clienti, non posso dare loro garanzie”.