Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ora il canile si è fatto grande

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2016


Ecco la nuova sala operatoria, apre l'ufficio per le adozioni - Attrezzature all'avanguardia per garantire interventi chirurgici sugli animali

 

L'ultimo paziente prima della rivoluzione è stato un gatto, travolto da un'auto e ridotto piuttosto male. Frattura di una zampa e gravi danni a un occhio. Qualcuno l'ha visto e ha fatto scattare i soccorsi. Pochi minuti dopo l'incidente era già in sala chirurgica e ora è salvo. Dopo la terapia potrà riprendere a camminare e trovare un padrone.
LE NOVITÀ Da ieri gli sfortunati cani randagi e i gatti che finiranno al canile municipale di via Po potranno contare su nuovi e importanti servizi dedicati. Intanto, sulla nuova sala operatoria completamente rinnovata e attrezzata con apparecchiature all'avanguardia. E ancora, su un moderno ambulatorio e su uffici che si occupano degli affidamenti e delle adozioni degli animali dove sarà inoltre possibile avere tutte le informazioni sulle adozioni a distanza. A inaugurare il nuovo presidio sono stati il sindaco Massimo Zedda e l'assessore Paolo Frau.
L'IMPIANTO Ma quella di ieri è stata una piccola, seppur fondamentale e importante novità per un impianto, come il canile comunale, che vanta ancora qualche carenza strutturale ma detiene soprattutto primati. Innanzitutto sulle adozioni. «Partiamo da un dato importante: Cagliari è una città sensibile e sta dimostrando di esserlo sempre di più. Per questo riusciamo a sistemare oltre il settantadue per cento degli animali: troviamo una famiglia che li prenda con sé o comunque, se non dispone del tempo necessario e di una casa adeguata, li segua in canile», spiega il veterinario Giuseppe Cosseddu. L'unico in un presidio dove il lavoro di certo non manca, visto l'alto numero di cani ospitati che vanno seguiti quotidianamente, e il numero delle emergenze. «Gran parte del lavoro - precisa il veterinario - lo fanno i due operatori che ogni giorno, più volte al giorno, devono pulire gli alloggiamenti e accompagnare i cani nelle aree per lo sgambamento». E poi ci sono i volontari di Happy Bau Onlus, l'associazione nata per combattere il randagismo.
DAL COMUNE «Ora il canile dispone di impianti sanitari all'altezza ma soprattutto si avrà la possibilità di incentivare adozioni e affidamenti. L'anno scorso siamo riusciti a far adottare in forma stabile oltre duecento cani e inaugurare le adozioni a distanza», ricorda Paolo Frau. «È chiaro che bisognerà lavorare ancora, intanto per superare l'anomalia di un solo veterinario», dice il sindaco Massimo Zedda. Un lavoro delicato, quello che si svolge nel canile, legato all'impegno del Comune ma anche del veterinario Beppe Cosseddu.
IL DIRETTORE «Abbiamo operato molto sul fronte delle adozioni consapevoli», spiega Cosseddu, «chi si è rivolto a noi per un cane, non dico che sia stato sottoposto al terzo grado ma è certo che l'affidamento non è mai stato fatto con leggerezza. Si cerca sempre, senza scalfire l'entusiasmo, di far comprendere che un cane non è il giocattolo dei bambini o la compagnia di un anziano. Può essere entrambe le cose ma nel rispetto dell'animale e delle sue esigenze».
Andrea Piras