Nell'infinita partita a scacchi sull'ex ospedale marino ora è il turno della Regione. Che replica al diniego della Prosperius di fornire i documenti che autorizzano la realizzazione di una struttura sanitaria con una mossa a sorpresa. I tecnici dell'assessorato agli Enti locali martedì hanno comunicato alla società toscana l'avvio del procedimento di decadenza dell'aggiudicazione. La Prosperius ha a disposizione dieci giorni per presentare i rilevi. Passati questi, e senza altre novità, il 15 aprile per la Regione il procedimento è decaduto. In pratica la gara, non potendo essere firmato un contratto valido nonostante l'aggiudicazione, verrà considerata deserta.
Vicenda risolta? Sull'ex ospedale Marino dopo dieci anni di battaglie giudiziarie sarà tutto da rifare. Non sarà così semplice, anche perché Mario Bigazzi, titolare della Prosperius, l'avvocato Giuseppe Stancanelli non hanno nessuna intenzione di alzare bandiera bianca. «Il Tar ha dato precise indicazioni. L'amministrazione regionale non ha neanche guardato la sentenza, cerca solo scuse per arrivare alla decadenza. Ma noi saremo molto duri, non lo concederemo», afferma l'avvocato Stancanelli. «La sentenza dei giudici amministrativi, passata in giudicato, è molto chiara: per realizzare una struttura sanitaria era implicita l'autorizzazione». Quale sarà la prossima mossa? «Nei prossimi giorni formalizzeremo un'istanza al Tar per chiedere la nomina di un commissario ad acta». (a. a.)