Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Contenuti gli aumenti negli stabilimenti balneari

Fonte: L'Unione Sarda
15 marzo 2016

POETTO. Parte la campagna-abbonamenti in vista della stagione estiva Il mare non è salato

 

Aumenti (contenuti) al Lido e all'Ottagono, prezzi invariati alla cooperativa Golfo degli Angeli, mistero sul D'Aquila. A circa due mesi dall'inizio della stagione balneare, i cagliaritani che hanno deciso di trascorrere l'estate in uno stabilimento stanno pian piano conoscendo il loro destino. E scoprono che, nonostante il nuovo look del litorale, non arriveranno i temuti pesanti rincari.
GLI AUMENTI Al Lido, per esempio, la cabina di prima categoria, comprensiva di sette tessere, costava 2.850 euro; quest'anno si dovranno sborsare 50 euro in più. Quella di seconda, con sei tessere, passa da 2.200 euro a 2.250; 50 euro in più (ora costa 1.600 euro) anche per quella di terza con cinque tessere. Confermati i 150 euro per l'ombrellone (che diventano 300, rispetto ai 280 dello scorso anno, per il secondo ombrellone). Lieve aumento anche per il posto-auto: quello coperto passa da 500 a 550 euro, quello scoperto da 450 a 500 euro.
GLI ABBONAMENTI I prezzi sono affissi alle vetrate del Lido. Negli altri stabilimenti, invece, mancano ancora le cifre ufficiali. Il D'Aquila si limita ad annunciare che il 19 marzo comincerà la campagna abbonamenti. Ma le porte degli uffici sono sprangate; impossibile contattare la direzione dal momento che manca un sito internet e il telefono squilla a vuoto prima che si metta in funzione il fax. All'Ottagono, invece, per il momento, è stato deciso solo di aumentare le tariffe. «Ma sarà», rassicurano dalla direzione, «un rincaro limitato, certamente al di sotto del dieci per cento rispetto agli abbonamenti dello scorso anno». Perché, spiegano i responsabili, i prezzi sono rimasti invariati negli ultimi due anni. E perché si punta a sfruttare una situazione favorevole: rispetto agli altri stabilimenti balneari, da quelle parti il problema del parcheggio non si farà sentire più di tanto. Dunque, la cabina più costosa, quella in prima fila, con sette tessere, un ombrellone, due sede-sdraio e due spiaggiole, costerà poco più di 2.000 euro.
LA COOPERATIVA Aumenti, contenuti, negli stabilimenti tradizionali. La cooperativa Golfo degli Angeli, forte di sette punti dislocati in tutta la spiaggia cagliaritana, invece, mantiene le stesse tariffe dello scorso anno. «Anzi», puntalizza la presidentessa della cooperativa Tina Abis, «abbiamo deciso di applicare un piccolo sconto per chi si abbona entro il 31 marzo». Si parte da un minimo di 585 euro per gli 86 giorni della stagione. «Ma va considerata solo una cifra orientativa», riprende Abis, «perché siamo estremamente flessibili: in pratica, ci ritroviamo a fare abbonamenti su misura. Giusto per fare un esempio, se un abbonato utilizza l'ombrellone e il lettino per mezza giornata, gli si applica uno sconto del venti per cento. Ma se non ci sarà per un certo periodo dell'estate oppure rinuncerà ad andare in spiaggia la domenica perché c'è troppo traffico, potrà godere di una riduzione».
L'EMERSON Ha pubblicato nel suo sito il tariffario anche l'Emerson: l'ordinanza di demolizione dello stabilimento è finita davanti ai giudici della Cassazione. «I tempi per questo giudizio sono lunghissimi», afferma il gestore Alessandro Murgia. Dunque, è praticamente certo che la stagione scivolerà senza sorprese. I prezzi (in questo caso valgono per i cinque mesi da maggio a settembre) vanno dai 550 euro per il solo lettino ai 2.000 per il gazebo o per l'ombrellone più due lettini in prima fila.
GLI ALTRI LITORALI Non ci sarà campagna abbonamenti, invece, a Cala Fighera né a Giorgino. «I nostri clienti», dice Irene Mura, presidente di “Non solo mare”, «preferiscono prendere il lettino giorno per giorno». Situazione, più o meno, analoga anche a La Paillote che riaprirà i battenti il 10 aprile. «Il posto è piccolo», interviene Fabrizio Merella, «con gli abbonamenti priveremmo tante persone della possibilità di venire qui». In entrambi gli stabilimenti nessun aumento in vista. «Di questi tempi», spiega Mura, «sarebbe una scelta sbagliata». «Al massimo», conclude Merella, «si pagheranno in più eventuali nuovi servizi».
Marcello Cocco