Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ecco Nowak e Schuch per raccontare il genio di Beethoven tra mito ed eclettismo

Fonte: L'Unione Sarda
11 marzo 2016

Teatro Lirico  
 

C hi penetra il senso della mia musica potrà liberarsi dalle miserie in cui si trascinano gli altri uomini - nelle parole di Beethoven c'è il ritratto della sua essenza di uomo e di musicista. Un programma monografico sul genio di Bonn è quel che prevede il settimo appuntamento con la Stagione concertistica 2016 del Teatro Lirico di Cagliari, oggi alle 20.30 e domani alle 19. Sul podio, alla guida dell'Orchestra, il polacco Grzegorz Nowak, mentre a colorare il bianco e nero degli ottantotto tasti sarà il giovane rumeno Herbert Schuch. Il programma, interamente dedicato a Beethoven, rimane invariato nonostante l'improvvisa defezione «per gravi motivi strettamente personali» di Krystian Zimerman.
Nella prima parte sarà eseguito Le Creature di Prometeo, musiche per il balletto op. 43, e nella seconda il Quarto Concerto in Sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 58.
Il sipario si apre sulle musiche dell'unico balletto beethoveniano, ispirato al mito greco e rappresentato per la prima volta a Vienna il 28 marzo 1801 con la coreografia di Salvatore Viganò.
Si prosegue con il concerto per pianoforte e orchestra che la prestigiosa rivista tedesca Allgemeine Musikalische Zeitung definì nel 1809, appena un anno dopo la sua prima rappresentazione viennese con lo stesso Beethoven al pianoforte al Theater an der Wien, «il più singolare, il più artistico e difficile di tutti quelli che Beethoven ha scritto».
Un doppio debutto per Nowak, che attualmente riveste il ruolo di permanent associate conductor della Royal Philharmonic Orchestra di Londra, e per Schuch, riconosciuto come uno dei più interessanti musicisti della sua generazione.
Luisa Sclocchis