Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ipotesi Provincione, centri medi contro Cagliari

Fonte: La Nuova Sardegna
10 marzo 2016


Sassari, Olbia, Nuoro e Oristano fanno un accordo per creare un unico super ente. L’obiettivo è contrastare lo strapotere dell'unica città metropolitana della Sardegna
 

Una super provincia che parta da Olbia, arrivi a Sassari e poi giù fino a Nuoro e Oristano. È questa la nuova strategia dei sindaci delle città medie che vorrebbero così opporsi allo strapotere di Cagliari. Dopo l’approvazione, un mese fa, della legge regionale sugli enti locali, i tempi sembrano maturi per sparigliare le carte. Ieri si sindaci di Olbia (Gianni Giovannelli), Sassari (Nicola Sanna), Nuoro (Andrea Soddu) e Oristano (Guido Tendas) hanno gettato le loro carte sul tavolo: la soluzione per limitare i danni di quella riforma che ha eletto Cagliari città metropolitana, al pari di Londra e Parigi, lasciando le briciole al resto dell’isola è la creazione di una mega provincia.
Se n’è parlato ieri martedì 8 marzo nel corso di un incontro a porte chiuse nel palazzo comunale di Nuoro al quale ha partecipato anche Pier Sandro Scano, presidente dell’Anci Sardegna.
«Sarebbe un ritorno all’Ottocento – ha spiegato Nicola Sanna –, quando Sassari, Nuoro e Olbia costituivano un’unica provincia. Ora questa alleanza potrebbe estendersi anche ad Oristano. È l’unica soluzione se non vogliamo perdere il nostro potere di contrattazione politica e se abbiamo a cuore lo sviluppo della Sardegna. La riforma Erriu, per come è stata concepita, è un colpo mortale per l’isola: c’è un’unica città metropolitana a Cagliari, un polo fortissimo con 800mila abitanti e poi nel resto della Sardegna ci sono solo le unioni dei comuni che hanno al massimo 40mila abitanti ciascuna». Per il sindaco di Sassari, ora più che mai è necessario «unirsi, anche per avere una forza in termini di numero di abitanti».
Il cavallo di Troia per tentare di scardinare la legge Erriu è il cosiddetto “ambito territoriale strategico”, una nuova locuzione per indicare le vecchie province che, dopo il referendum costituzionale del prossimo ottobre, dovrebbero sparire per sempre. L’idea di fondo è costituire un unico ambito territoriale strategico tra i territori di Olbia, Sassari, Nuoro-Ogliastra e Oristano in grado di contrapporsi a Cagliari. Un ente sovracomunale che dovrebbe decidere, autonomamente, lo sviluppo di questa parte dell’isola. La decisione dovrà essere presa entro il 30 giugno, così come impone la legge. Il tempo è poco ed è per questo che i sindaci sono già al lavoro per capire come creare le alleanze. Un’idea ambiziosa, sulla quale sono tutti d’accordo. Per il sindaco di Oristano Cuccu «unirsi è l’unica soluzione per non morire. E funziona. Con Nuoro stiamo facendo fronte comune sulla questione dell’università e i risultati stanno arrivando».
La pensa così anche Andrea Soddu: «Dobbiamo stare uniti altrimenti i cagliaritani ci mangiano la pastaciutta in testa. Siamo troppo deboli per portare avanti le istanze dei nostri territori». Anche il presidente dell’Anci promuove l’ipotesi della superprovincia che si sta facendo strada tra i sindaci. «È sulle aree territoriali strategiche che si giocherà lo sviluppo della Sardegna. Non si può scommettere tutto sulla città metropolitana, come ha fatto questa legge. Nel resto del territorio non possono restare solo le unioni dei comuni, troppo deboli per
confrontarsi con la Regione. L’unica soluzione, quindi, è quella di aggregarsi nelle aree strategiche e di contrapporsi così a Cagliari».
Il prossimo incontro sarà venerdì ad Abbasanta per la riunione dei sindaci dove si parlerà anche dei tagli al Fondo unico per gli enti locali.