Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il business delle comunità Case famiglia: la burocrazia fa crollare le adozioni

Fonte: L'Unione Sarda
8 marzo 2016

L'anno scorso spesi oltre due milioni di euro per l'accoglienza dei minori

Adozioni in forte calo davanti al “mostro” burocrazia e alla poca trasparenza. Continua a crescere il business delle comunità d'accoglienza per minori: nel 2016 il Comune ha speso 2 milioni e 670mila euro per l'affidamento di bambini e ragazzi alle case famiglia su disposizione del Tribunale. Sono circa 125 i minorenni che ogni anno vengono sottratti alle loro famiglie: pochissimi diventano adottabili o iniziano il percorso dell'affidamento temporaneo, molti restano nelle strutture, altri dopo un periodo di alcuni mesi ritornano nelle loro case.
L'INVESTIMENTO Il finanziamento per garantire ai minori l'ospitalità in una casa famiglia, secondo i dati in possesso del Comune, continua a crescere. Le adozioni sono pochissime (poco più di dieci ogni anno, appena un terzo di quelli adottabili), gli affidamenti a nuclei familiari pure mentre aumentano disagi e difficoltà con la conseguenza che gli allontanamenti dalle famiglie d'origine diventano sempre di più. Tribunale per i minorenni, in collaborazione con gli assistenti sociali valutano per ogni singolo caso quale sia la soluzione migliore e la struttura a cui affidare il bambino o il ragazzino. Le case famiglia nel Cagliaritano sono circa venti: «Possono ospitare al massimo dieci, undici minori», fanno sapere dal Comune. La scelta viene effettuata sulla base della disponibilità di posti e del percorso deciso per il minorenne. In questi primi due mesi sono stati già sei i minori affidati: in alcuni casi anche con l'accompagnamento della madre. La retta giornaliera è in media di 70 euro per il minorenne, 50 per il genitore. Nelle determinazioni del dirigente del servizio Politiche sociali, viene indicato anche il periodo di affidamento. Una delle ultime pratiche prevede, per esempio, la spesa di oltre ventimila euro per coprire la “residenza” di minore e madre in una comunità di Cagliari fino al mese di giugno.
ADOZIONI DIFFICILI Il business delle case famiglie, in tutta Italia, supera il miliardo di euro. Colpa - anche - delle difficoltà che si incontrano nel campo delle adozioni. Gli ultimi dati disponibili sono quelli del 2014. Il Tribunale per i minorenni di Cagliari ha dichiarato adottabili 34 minori. Le domande di adozione sono state 191. Le adozioni riuscite solo 15. Ogni anno, secondo i numeri pubblicati dal dipartimento di giustizia minorile, la situazione è la stessa. Le responsabilità di questi intoppo? Il totale potere decisionale dei Tribunali sull'idoneità delle coppie all'adozione: una situazione più volte denunciata dall'associazione Amici dei bambini (Ai.bi.). Così come l'assenza di una banca dati dei minorenni adottabili, prevista per legge ma rimasta sulla carta. La riduzione costante delle adozioni ha anche altri motivi: «La burocrazia e il fatto che l'età media dei bambini sia aumentata e che alcuni abbiano problemi sanitari», ha spiegato Alessandro Cuboni, referente dell'Ai.bi. a Cagliari. Così i figli di nessuno sono sempre di più.
Matteo Vercelli