Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Pd: basta polemiche, ora lavoriamo per vincere

Fonte: L'Unione Sarda
1 marzo 2016


Montaldo: il partito è per una coalizione di centrosinistra

 

La posta è alta, appassiona e divide. Il tema delle alleanze locali - collante che crea e giustifica la nascita e la vita delle coalizioni - sembra spingere il Pd a continue ridefinizioni di linea. Il mandato conferito dalla direzione Dem al segretario cittadino Nicola Montaldo, di portare all'esame dello schieramento la possibilità di un allargamento al Psd'Az e ad altre forze di centro, è stata accolta in parte (sì al dialogo con i sardisti, no a intese con partiti che hanno avuto un ruolo in governi di centrodestra), e confermata a brevissimo giro di posta dal segretario regionale Renato Soru, al termine di un vertice con gli alleati Upc, Socialisti, Verdi, Centro Democratico, Sel, Rossomori, Partito dei Sardi. Le successive puntualizzazioni sulle alleanze per le amministrative - alla luce del lavoro che sta svolgendo il deputato Gian Piero Scanu a Olbia, che ha aperto all'Udc, e dell'osservazione del senatore Silvio Lai, che sulle scelte delle intese intervengano i candidati sindaco al secondo mandato - spinge Montaldo a puntualizzare: «Basta polemiche anche a livello regionale».
L'INDIRIZZO Il segretario cittadino Pd indica la meta: «Dobbiamo pensare al programma di Cagliari e a vincere le amministrative. Gli elettori non comprendono queste discussioni. Non fanno altro che allontanarci dalla gente». A chi spetta decidere? «L'organismo del Pd che definisce le poliche comunali è la direzione cittadina e nessun altro. La direzione cittadina, e io come segretario, siamo per una coalizione di centrosinistra. Ed è quel che ho fatto, cercando fin dall'inizio di compattare il centrosinistra. In direzione cittadina ho avuto mandato per esplorare la possibilità di trovare una convergenza sul programma con altri partiti come il Psd'Az, e poi di verificare la possibilità di creare una lista in grado di soddisfare l'esigenza degli elettori di centro e democratici che vedono nel Pd, e nella sua azione di progresso per la città, un possibile alleato, senza fare riferimento ai partiti». Il richiamo fatto all'Uds? «Non ne abbiamo parlato né in direzione e né in segreteria».
CONFERMA Il punto sul lavoro in corso: «Stiamo lavorando per il programma, e al rendiconto di quello che è stato fatto dall'amministrazione guidata dal leader del centrosinistra Massimo Zedda». La conferma: «È stato svolto e si continua a svolgere un grande lavoro. La mole di attività in tutti i settori è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dai lavori pubblici». Alcuni temi all'esame della coalizione e che faranno parte del programma: «Sviluppo, spopolamento, scuola, turismo, diritto alla casa, servizi sociali, lotta alla povertà e la città metropolitana, dove Cagliari avrà un ruolo fondamentale». Il cronoprogramma Pd: «Marzo e aprile dedicati ai laboratori programmatici. Il primo sarà riservato alla città metropolitana e al ruolo che Cagliari dovrà avere, visto che fra due settimane il sindaco di Cagliari Massimo Zedda diventerà sindaco della città metropolitana».
LE ALTERNATIVE Sulla chiusura del centrosinistra a forze politiche riconducibili al centrodestra Renato Serra (dirigente dell'Udc e consigliere comunale) è pragmatico: «Se fossi il segretario del partito ne prenderei atto e un attimo dopo ne trarrei le conseguenze». Le alternative per il partito: «Possiamo presentarci alle amministrative da soli con una nostra lista o decidere di allargare ad altri soggetti appartenenti alla società civile e imprenditoriale. Molte situazioni sembrano però in evoluzione e fra qualche settimana lo scenario politico potrebbe anche essere mutato». Allude a un ritorno di fiamma nel centrosinistra? «Il tono perentorio del comunicato della coalizione è stato perentorio e tenderei ad escludere uno scenario diverso da quello indicato dai leader di quello schieramento». Possibile una lista dell'Udc con l'Uds. Serra: «È un'alternativa ma non abbiamo ancora concluso un vero e proprio accordo politico».
LA SCELTA Nel Psd'Az c'è attesa e cautela. Tutto rimandato al comitato cittadino del partito. Gianni Chessa, segretario Psd'Az: «La nostra direzione è sovrana». Ma? «Non è escluso che possa esserci un supplemnento di discussione in riferimento al programma che ci verrà proposto dal centrosinistra». Ne ha uno anche il centrodestra: «A noi il dovere di fare un confronto». I punti fermi del Psd'Az: «La lotta contro lo spopolamento, il rilancio dell'edilizia, delle attività produttive, del commercio. Cercheremo un accordo sul programma ma questo passo, da solo, non sarà sufficiente. Una coalizione, per funzionare, dovrà dire agli elettori come intende svilupparlo». Anche Roberto Porrà, consigliere comunale sardista, rimanda ogni giudizio sull'apertura del centrosinistra e registra: «Tutti aspettano una nostra decisione»».
Pietro Picciau