Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Soldi in ritardo, rivolta dei nonni vigile

Fonte: L'Unione Sarda
2 aprile 2009

Da tre mesi non ricevono i 110 euro di compenso mensile. «La pazienza è finita»

«Se non ci pagano entro la settimana stop al servizio»

L'assessore Usai: «I ritardi sono attribuibili alla lentezza della ragioneria. I nostri uffici, come sempre, hanno fatto il loro dovere».
Passi l'irriconoscenza di alcuni piccoli studenti, passi la fretta dei genitori moderni, passino le offese degli automobilisti resi isterici dal traffico, ma che il Comune, dall'inizio del 2009, si dimentichi di pagare loro i 110 euro di compensi non lo sopportano. Anche perché per molti di loro quei soldi sono un'integrazione importante alla magra pensione.
MINACCIA DI SCIOPERO E così, dopo alcune settimane di paziente attesa, i 105 nonni vigile, coordinati dalla Società degli operai di mutuo soccorso, lanciano l'ultimatum alComune: o l'assessorato comunale alla Pubblica istruzione paga gli arretrati di gennaio, febbraio e marzo o dal prossimo lunedì, fuori dalle scuole elementari e medie della città, nessun nonno cercherà di mettere ordine nel solito far west. Con tanti saluti alle palette e alle pettorine arancioni.
«PAZIENZA FINITA» «Abbiamo aspettato tanto, ma ora il tempo della pazienza è finito», chiarisce Marco Caocci, presidente della Società degli operai. «Il Comune ha firmato con noi un accordo che va rispettato. Non chiediamo regali o concessioni, ma solo quello che ci spetta».
«Noi svolgiamo un servizio molto apprezzato e non rubiamo niente a nessuno», conferma Marco Vadilonga, che opera ogni giorno a pochi passi dalla scuola elementare di via Castiglione. «Per questo chiediamo lo stipendio che da tre mesi non ci viene corrisposto». Cinque euro netti l'ora (per un totale mensile di circa centodieci euro), d'altronde, non sono tanti, ma nemmeno pochi per integrare una pensione spesso modesta e arrivare alla fine del mese.
LA REPLICA «I nostri uffici, come in passato, anche nel 2009 hanno fatto il loro dovere», replica Edoardo Usai, assessore alla Pubblica istruzione, «quindi se ci sono stati ritardi vanno imputati alle lentezze della Ragioneria, oberata di lavoro. La nostra coscienza è assolutamente a posto». Sarà, ma i nonni non si arrendono e fanno sapere che, se entro lunedì non verranno pagati, piuttosto che lavorare gratis resteranno a casa.
LORENZO MANUNZA

02/04/2009