Gli oncologi italiani: "In Sardegna un 15enne su quattro ha il vizio della sigaretta"
Sull’Isola il consumo di “bionde” è superiore al resto d’Italia, il 25% degli under 15 ha il vizio della sigaretta. Lo dicono i dati dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica.
CAGLIARI – Allarme fumo tra i giovani della Sardegna. Il vizio è un’abitudine quotidiana per il 10% dei 13enni (contro il 4% della media nazionale) e ben il 25% dei 15enni (contro il 19% del resto d’Italia). Sono dati preoccupanti quelli trasmessi dalla Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) che oggi a Cagliari, all'istituto Pertini ha organizzato la 12^ tappa della campagna di sensibilizzazione “Non Fare Autogol”. Testimonial dell'evento il calciatore del Cagliari, Marco Fossati: l'obiettivo è quello di spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi causati da stili di vita sbagliati.
"Vogliamo far comprendere che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – spiega Daniele Farci, dirigente medico oncologo del Businco di Cagliari –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Il 40% dei casi di tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili".
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"Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: in Sardegna per il 2015 sono stati diagnosticati circa 9.700 nuovi casi di tumore con 4.700 decessi - prosegue Farci -. Nel 2015 in Italia si stima che siano stati individuati 363.300 nuovi casi di tumore (erano 365.500 nel 2014) e le percentuali di guarigione sono in aumento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti di sensibilizzazione".