Rassegna Stampa

Il Sardegna

Parco, avviso di sfratto ai cani e arrivano i fondi per il rilancio

Fonte: Il Sardegna
1 aprile 2009

Molentargius. Verso la fine la caccia al randagio, la riapertura prevista per il 19 aprile

Ultimato il censimento e l'individuazione degli animali che hanno occupato l'area

Alessandra Loche alessandra.loche@epolis.sm ¦

Riaprono i cancelli del Parco di Molentargius. E senza il rischio che, dopo la chiusura per la presenza di branchi di randagi, debbano richiudere dopo poco tempo per la mancanza di fondi. Infatti, se dentro l'area si lavora ancora per la cattura dei 40 cani (quattro sono già stati presi), «la Giunta regionale ha appena approvato la finanziaria dove è inserito un finanziamento di un milione e 600mila euro», ha assicurato il direttore generale dell'ente Parco Mariano Mariani.
SI RIPARTE, anche con i progetti, quindi. Mariani ha precisato che tra gli interventi che saranno realizzati ci sarà il potenziamento dei controlli negli ingressi (che sarà realizzato entro pochi mesi) e la ripresa dell'attività delle Saline. Per la fine del 2008 si rinizierà a produrre il sale. L'obiettivo finale è quello della vendita del prodotto, che sarà affidata a una ditta attraverso un bando pubblico. Insomma, le iniziative da mettere in campo non mancano. Intanto si continua a lavorare per riaprire in sicurezza l'area. E anche se, magari a denti stretti, c'è stato chi ha criticato la scelta di chiudere il parco per la presenza dei cani, il direttore generale non ha avuto dubbi: «È un fenomeno da non sottovalutare, sia per la sicurezza dei visitatori, sia per la tutela e la salvaguardia delle specie protette che proprio in questo periodo iniziano la nidificazione». Quindi, chiusi i cancelli, con l'aiuto degli operatori della Asl e delle forze dell'ordine, è stato fatto un censimento degli animali, individuando i branchi e dove vivono. Si vogliono catturare tutti i quaranta cani che si trovano dentro l'area. E anche se finora non è stato necessario, in futuro si potrebbe aver bisogno di usare le pistole narcotizzanti per portarli via. Impossibile attirarli col cibo: per i quattrozampe non è difficile procurarselo. E c'è stato anche chi ha dato un aiuto agli animali, creando nell'area una discarica abusiva con scarti di macellazione. Però, la linea scelta dall'ente Parco è senza dubbio quella del pugno di ferro. Anche i cani di proprietà saranno al centro di questa politica: partirà una campagna di sensibilizzazione e dovranno avere il microchip. Per i proprietari distratti, in arrivo le sanzioni.