Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Parte il campionato dei piccoli geni

Fonte: La Nuova Sardegna
1 aprile 2009

MERCOLEDÌ, 01 APRILE 2009

Pagina 2 - Cagliari



Gli atenei si sfidano a colpi di idee d’impresa I migliori progetti alla finale nazionale




MARIO GIRAU

CAGLIARI. Parte da oggi l’iscrizione alla fase locale della Start Cup Sardegna, la “champion league” delle idee d’impresa più innovative. Promossa dalle Università di Cagliari e Sassari e dalla Regione, la manifestazione si articola in una sfida parallela nelle due sedi di ateneo, seguita da una finale regionale per l’individuazione dei tre progetti che rappresenteranno l’isola a un concentramento nazionale, in programma a Perugia il prossimo tre-quattro dicembre, con i finalisti delle altre 16 Start Cup svolte in altrettante regioni e università.
Per i giovani ricercatori e laureati ricchi di idee, ma privi di risorse, è un’occasione da non perdere per entrare dalla porta principale nel mondo dell’impresa. Ci sono in palio 110 mila euro di premi, messi a disposizione da Vodafone, e, particolare non secondario, la possibilità di farsi conoscere ed entrare in contatto con gli esponenti della comunità scientifica e finanziaria italiana dedicata all’innovazione, quella che dà il lasciapassare per il mercato.
Le Università sarde credono fortemente nella manifestazione. L’anno scorso, al primo anno di partecipazione alla Start Cup, un centinaio di progetti sono stati presentati alla commissione di esperti che ha scelto i 27 finalisti regionali (15 per Cagliari 12 per Sassari), tre dei quali hanno varcato il Tirreno e partecipato all’atto conclusivo del Premio nazionale per l’innovazione. “Siamo ai livelli di altre regioni - hanno ammesso ieri con soddisfazione i professori Franco Nurzia ed Enrico Grosso presentando l’edizione di quest’anno - ed ora dobbiamo creare un contesto sempre più favorevole al successo di queste idee innovative”. “Dietro i progetti - ha aggiunto Franco Meloni, direttore del servizio innovazione dell’Università cagliaritana - ci sono non solo i due atenei, ma anche il territorio che comincia a relazionarsi sempre più con la ricerca e l’impresa”. Il via al campionato sarà dato oggi. Fino al 31 maggio potranno arrivare, anche on line, le iscrizioni. Dal 20 aprile al 20 maggio i due atenei assicurano agli interessati un’attività di orientamento. A metà giugno gli esperti regionali faranno la prima selezione: solo 8 progetti (4 per ciascuna Università) si prepareranno per la finale regionale. I ricercatori saranno, per tre mesi, supportati da giovani commercialisti nella predisposizione del business plan. Non basta, infatti, avere l’idea geniale, bisogna che sia vendibile sul mercato, realizzabile e soprattutto redditizia: quindi analisi del contesto territoriale, punti di forza e debolezza del progetto, leve di marketing. Tutto deve essere scritto nel piano industriale. Le tre migliori performances sarde accederanno alla finale nazionale. L’anno scorso “Hydrogenera”, il progetto messo a punto dai ricercatori sardi - Gabriele Mulas (Sassari), Francesco Delogu (Cagliari) ed Elisabetta Arca (dottoranda a Dublino) - ha sfiorato il podio nazionale classificandosi al quinto posto. Gli studiosi sardi hanno proposto un sistema per lo sviluppo di apparecchiature destinate alla produzione “on demand” di idrogeno ad elevata purezza attraverso la reazione chimica tra acqua ed alluminio in attivazione meccanica.