Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tra teatro e conferenze all'ExMà Sciola guida per la mostra “Novecento”

Fonte: L'Unione Sarda
28 gennaio 2016

LA RICORRENZA. Tutte le iniziative in città

 

In quel 27 gennaio di 71 anni fa, l'Armata rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz. Quella data è stata scelta, prima dalle Nazioni unite e poi dall'Italia, per ricordare gli orrori della follia nazifascista. Una serie di iniziative anche in città per celebrare questa data: all'ExMà, il centro culturale di via San Lucifero, è ospitato, dal 18 dicembre, “Novecento”, progetto artistico di Antonello Fresu a cura di Giannella Demuro e Ivo Serafino Fenu: sono esposte opere di grande formato, diorami, libri, pop-up e installazioni che rileggono i conflitti del Novecento. Ieri i visitatori hanno potuto vedere il progetto pagando un euro. E quelli che si sono recati nel centro culturale di pomeriggio hanno potuto visitare la mostra, usufruendo alla visita guidata a cui ha preso parte Pinuccio Sciola, presente, nel cortile dell'ExMà, con l'installazione “La memoria persistente”.
Come capita in queste occasioni, le scuole sono state sensibilizzate sull'argomento. Nell'ambito della rassegna teatrale destinata proprio agli studenti, la compagnia Çàjka ha messo in scena, al teatro dei salesiani, l'adattamento scenico di Francesco Origo di “Destinatario sconosciuto”. Un lavoro tratto dall'omonimo romanzo epistolare della scrittrice statunitense Katherine Kressmann Taylor che, attraverso le lettera che si scambiano Martin Schulse, un uomo d'affari, cristiano, tornato con la sua famiglia in Germania, e il socio in affari, Max Eisenstein, un ebreo rimasto negli Usa, racconta l'ascesa al potere di Hitler. Lo spettacolo sarà replicato oggi a Tempio, domani a Palau e martedì prossimo al “Primo Levi” di Quartu.
L'Anpi, l'associazione nazionale partigiani, ha organizzato una serie di incontri tra Cagliari e San Basilio. Ieri, nella sala della fondazione Banco di Sardegna, si è parlato della sorte dei deportati sardi nei lager nazisti: a raccontare quell'orrore è stato Aldo Borghesi, direttore dell'istituto per la Storia dell'Antifascismo e dell'Età contemporanea nella Sardegna centrale. La serata è stata anche l'occasione per leggere testi sui deportati, sulla Shoa e sul Nel corso della serata, moderata dal giornalista Vito Biolchini, saranno letti testi attinenti ai deportati sardi, alla Shoah e al Porrajmos (le due parole, in ebraico e in lingua romanì, che indicano lo sterminio degli ebrei e dei rom e sinti).
Questo pomeriggio, alle 17.30, l'ultimo appuntamento nella sala “Renzo Laconi” della fondazione Berlinguer (via Emilia 39), è in programma un omaggio a Bianca Sotgiu Ripepi e a Girolamo Sotgiu, studioso della Sardegna moderna ed esponente del Partito comunista: nel 1944, i due coniugi salvarono diversi giovani ebrei destinati alla deportazione nei campi di concentramento. ( mar.co. )