Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I sardi sul web sono i primi in Italia per video e social

Fonte: La Nuova Sardegna
28 gennaio 2016


I dati: internet nell’isola si usa soprattutto per passatempo. Poche applicazioni per imprese e pubblica amministrazione
 

 Leggere giornali, scaricare musica, scorrazzare nei social network, giocare ai videogame, guardare video in streaming, fare shopping online: sono questi i settori che fanno dei sardi i più grandi consumatori del web tra gli italiani. Il lavoro e la pubblica amministrazione? Possono aspettare e andare avanti ancora un po’ con carta, penna e tanta pazienza.
È quanto emerso dal rapporto “Italia connessa di Telecom”, che ha messo in fila una serie di parametri della Ue e gli ha applicati alle regioni italiane. L’isola è ai primi posti per l’utilizzo di internet così come per la copertura della banda larga di base. Da dimenticare invece la copertura della banda ultralarga, quella che mette il turbo allo sviluppo. In ogni caso, i sardi prediligono la connessione soprattutto per scaricare video e musica e molto meno per l’home banking o per dialogare con la pubblica amministrazione, che in certi casi ha raggiunto livelli notevoli. Ci sono poi situazioni nelle quali viene digitalizzata la carta ma non i processi. Un esempio: si emette fattura elettronica ma il percorso della contabilità viaggia ancora con carta e penna. Insomma, c'è bisogno della cosiddetta dematerializzazione: fa risparmiare tempo e lavoro.
L’indice. Il Desi è un indice creato dalla commissione europea per poter misurare e valutare, in modo omogeneo, i livelli e i progressi dei singoli paesi nello sviluppo della digitalizzazione dell'economia e della società. Il dato finale è elaborato prendendo in considerazione una trentina di sotto indicatori, e determina il ranking (la posizione) delle regioni nel panorama nazionale ed europeo. Inoltre, è stato pensato un sistema di pesi per assicurare che le eccellenze in singoli campi non vengano offuscate da situazioni negative eventualmente presenti in altri settori.
L’analisi. Le cinque dimensioni principali sono: la connettività, che misura lo sviluppo e la qualità delle infrastrutture broadband; il capitale umano, che misura le competenze necessarie per sfruttare le opportunità offerte da una società digitale; l'uso di internet, che tiene conto delle attività svolte dai cittadini; l'integrazione delle tecnologie digitali, che misura il livello di digitalizzazione delle imprese; e, infine, i servizi pubblici digitali, che restituisce la fotografia dello stato dei servizi di e-government ed e-health.
I dati. Sono due i dati che spiccano tra tutti gli altri, uno negativo e l’altro dipende dai punti di vista. Il primo riguarda l’export delle cosiddette tecnologie dell’informazione e della comunicazione (in inglese, Ict). In questo campo l’isola sprofonda all’ultimo posto con percentuali microscopiche: meno dello 0,1%. Un dato che fa il paio con le presenze di imprese dello stesso settore (2,3%) e le imprese innovatrici (26%): entrambe hanno percentuali da fondo classifica.
Il dato positivo – dipende dal punto di osservazione – è il primo posto nazionale, e a un’incollatura

dalla media Ue a 28 paesi, sull’utilizzo di internet. I sardi sono fra i più voraci consumatori del web, ma soltanto per passatempo. Se non altro in attesa che arrivino le nuove reti, e con loro le velocità di linea che consentano alle imprese di andare sul mercato con un altro piglio.