Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Via libera alla riforma degli enti locali: Cagliari diventa città metropolitana

Fonte: La Nuova Sardegna
28 gennaio 2016


Il consiglio regionale ha votato a maggioranza il provvedimento che ridisegna l'articolazione territoriale amministrativa della Sardegna. I Comuni dovranno associarsi nelle Unioni

CAGLIARI.  Una Città metropolitana, Cagliari, e 34 Unioni dei Comuni, destinate a diventare 50. Soni i cardini della riforma degli enti locali in Sardegna che ridisegna l'articolazione territoriale e amministrativa dell'Isola votata oggi dal consiglio regionale.
Dopo oltre un mese di discussione in Aula, la maggioranza è riuscita ad approvare la norma di 76 articoli con 29 voti favorevoli, ma nel computo mancano all'appello quelli dell'esponente Pd gallurese Giuseppe Meloni, che si è espresso contro, e del segretario regionale di Sel Luca Pizzuto, che non ha partecipato al voto.
Il centrodestra ha ribadito compatto il proprio no alla riforma con 17 voti contrari.
Nasce la città metropolitana di Cagliari che ingloba 17 Comuni dell'area vasta del capoluogo sardo. Veri protagonisti della riforma saranno i Comuni che dovranno associarsi per gestire alcune funzioni fondamentali attraverso le Unioni di Comuni che diventano enti locali a tutti gli effetti.
Complessivamente si stima che al momento dell'attuazione della riforma il numero delle Unioni salirà dalle attuali 34 a circa 50. Dovranno avere una popolazione minima di 10 mila abitanti, se però all'interno si trova almeno una città media, con popolazione di oltre 30 mila abitanti, il nuovo ente potrà diventare Rete urbana. Servono almeno due città medie, invece, per far nascere la Rete metropolitana che deve avere una popolazione minima di 150 mila abitanti. Unico caso nell'Isola è quello di Sassari e Alghero, se decideranno di associarsi. Restano in piedi anche le Province, ancora previste nello Statuto sardo.

In attesa della cancellazione definitiva dalla carta autonomistica e dalla Costituzione, gli enti intermedi di Cagliari (oggi chiamato Sud Sardegna per differenziarlo dalla città metropolitana di Cagliari) Nuoro, Oristano e Sassari rimangono ma vengono depotenziati nelle funzioni. (ANSA).