Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il flop del nuovo Piano casa Ritardi per le vecchie pratiche

Fonte: L'Unione Sarda
25 gennaio 2016

Manca il monitoraggio dei Comuni. Ance e Confcommercio: «Situazione inaccettabile» 

È mistero fitto, a distanza di quasi un anno, sull'applicazione del cosiddetto “Nuovo piano casa” della Regione: nessun monitoraggio sulle istanze presentate e sulle pratiche evase, Comuni in difficoltà nella raccolta, elaborazione e trasmissione dei dati alla Regione e uffici tecnici ancora alle prese con i faldoni sul vecchio Piano casa.
A nove mesi dall'approvazione in Aula delle contestate “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia”, entrate in vigore il 30 aprile dello scorso anno con l'assicurazione da parte della Giunta di arrivare al più presto alla definizione di una legge organica in materia di urbanistica, non è dato sapere se lo strumento introdotto in sostituzione dei vecchi bonus, stia realmente funzionando, quanti cittadini abbiano approfittato della possibilità di incrementare le volumetrie o quante pratiche siano state prese in carico ed espletate.
Sul sito istituzionale della Regione SardegnaTerritorio.it non c'è traccia nemmeno del monitoraggio imposto dall'articolo 37 della legge: la norma prevede per le amministrazioni comunali l'obbligo di pubblicare all'interno dei propri siti istituzionali le informazioni sulle richieste avanzate, indicando la localizzazione del fabbricato oggetto di intervento, i relativi dati catastali e una serie di altre informazioni. A oggi non solo sono pochissimi i Comuni che lo hanno fatto (tra questi Sassari), ma nelle pagine dedicate non c'è alcuna traccia di queste informazioni, solo moduli da compilare.
A sollevare l'allarme sono le associazioni di categoria. «Le nostre indagini a campione tra le imprese edili dicono due cose: che le imprese lavorano bene ancora con il “vecchio Piano Casa” mentre quello nuovo ha un appeal molto inferiore», riferisce Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna. «Purtroppo è una ricerca empirica perché non esistono dati ufficiali provenienti dall'assessorato e dai Comuni», spiega Folchetti, «ci risulta che le amministrazioni non stiano adempiendo probabilmente per mancanza di personale oppure per non adeguata informazione».
Duro il giudizio di Pierpaolo Tilocca, presidente regionale dell'Ance, l'associazione dei costruttori affiliata a Confindustria: «La nuova legge ha bloccato la ripresa, siamo a un punto morto. Questa giunta ha fermato l'unico strumento che dava respiro al settore e che aveva consentito una risalita dell'occupazione». Per Tilocca il nuovo piano casa non solo «apre alle deroghe», ma ha scarsa possibilità di applicazione «perché legato all'adeguamento dei Puc al Ppr, finora portato a termine solo da una quindicina di Comuni in tutta l'isola».
I paletti «che pone questa nuova legge sono troppi, per questo non è appetibile per i cittadini e per le imprese», insiste Tilocca, «quando si sbaglia bisogna porre rimedio e questa legge va cambiata».
Denuncia il caos negli uffici tecnici anche il presidente di Confcommercio Cagliari, Alberto Bertolotti: «È inaccettabile che ci siano pratiche ancora inevase da due anni, tutte relative al vecchio Piano casa».
Marzia Piga