Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il maxi ente fa paura: tassisti già in agitazione

Fonte: L'Unione Sarda
25 gennaio 2016

VERTENZE.

E intanto Cgil, Cisl e Uil “chiamano” Zedda

 

Il processo per arrivare alla Città metropolitana è stato lungo, ma il bello deve ancora venire. Il sindaco di Cagliari viene tirato per la giacca da chi vuole capire meglio come funzionerà e dare un contributo prima di subirne le conseguenze. In poche ore si sono rivolti a Massimo Zedda i tassisti cagliaritani e le segreterie cittadine di Cgil Cisl e Uil.
Le auto bianche annunciano lo stato di agitazione perché il primo cittadino non ha ancora risposto al loro invito e minacciano uno sciopero che bloccherà la città, come già accaduto in passato. «Non vogliamo che ci incontri, lui come gli altri candidati, durante la campagna elettorale: chiediamo risposte adesso», attacca Giovanni Frongia del sindacato UriTaxi, «non è che con la Città metropolitana i taxi di ogni Comune potranno circolare liberamente? Vogliamo sederci al tavolo e valutare insieme la situazione, ma anche discutere l'adeguamento delle tariffe ferme da dieci anni».
Quando il fronte dei tassisti è compatto la loro protesta sale di livello. «Non sappiamo ancora cosa cambierà per noi», aggiunge il presidente della cooperativa 4 Mori Claudio Loddo, rappresentante della FederTaxi, «il rischio è che altri Comuni diano nuove licenze, noi chiediamo che la competenza resti in capo a ogni singolo Comune. Abbiamo già i taxi di Capoterra e Assemini che fanno servizio a Cagliari, la polizia municipale dovrebbe intervenire».
LE ALTRE VERTENZE Anche i segretari cittadini di Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro a Massimo Zedda. Carmelo Farci, Mimmo Contu e Gianni Olla vogliono «iniziare a intrecciare i rapporti tra nuovo ente e parti sociali e, magari, arrivare a stilare un piano delle priorità per far sì che la Città metropolitana si trasformi in una grande opportunità di crescita per l'intero territorio». Tra le questioni che si vogliono mettere sul tavolo «la gestione integrata dei servizi, i trasporti, l'istruzione, le politiche di inclusione sociale e di accoglienza e integrazione dei migranti: argomenti sui quali intervenire anche per colmare disomogeneità tra le diverse realtà dell'area vasta». I punti di forza dei Comuni su cui il nuovo ente può contare vanno «dai settori industriali all'agroalimentare, trasporti e turismo, cultura, valorizzazione ambientale».
Marcello Zasso