Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cappellacci: «Noi ci siamo»

Fonte: L'Unione Sarda
25 gennaio 2016

VOTO 2016. Il centrodestra si ricompatta attorno al movimento civico “#CA_mbia”

Sì del leader di FI all'appello di Vargiu sul candidato unico

L'appello-ultimatum ha colto nel segno. «Noi ci siamo: siamo pronti a lavorare con tutte le persone di buona volontà per restituire un presente ed un futuro a Cagliari e ai cagliaritani». Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia in risposta alla stringente, accorata richiesta del candidato sindaco di #CA_mbia CA_gliari Pierpaolo Vargiu per comporre una coalizione unica guidata da un solo candidato sindaco del centrodestra. L'appello rivolto dal leader del Polo dei cittadini è «un passo in direzione di quel comune sentire», sottolinea Cappellacci, «che può diventare un “agire comune”, con un unico candidato sindaco e con una coalizione forte, unita, capace di mettere in campo quella capacità di progetto, quella sana tensione morale e ideale senza le quali la politica è solo vuoto rampantismo, becera conservazione di privilegi e rendite di posizione».
Il sì di Cappellacci sembra mettere una parola fine alla ricerca di un candidato azzurro (atteso e invocato da settimane) da contrapporre a Piergiorgio Massidda ( Cagliari 2016 ), Massimo Zedda ( centrosinistra ), Paolo Casu ( Insieme onestamente per Cagliari ), Paolo Matta ( La Quinta A ) e Enrico Lobina ( Cagliari città Capitale ).
Cappellacci spiega la ragione della sua adesione all'appello di Vargiu: «Quella del 2016 è molto più di una competizione elettorale, è una sfida che dobbiamo raccogliere come uomini, donne, come genitori, lavoratori e imprenditori: restituire alle nuove generazioni la speranza e la possibilità di lavorare, avere una casa, mettere su famiglia in città». La prospettiva indicata: «Per raggiungere questo obiettivo occorre ridare alla città una visione da capitale, capace di svolgere il proprio ruolo di capoluogo della Sardegna». La sfida da vincere: «La forza di Cagliari è quella di una capitale in cui si può creare buona impresa e buon lavoro, diventando produttori, venditori e consumatori di quella qualità della vita che non è de-localizzabile altrove e che può conquistare anche mercati finora rimasti lontani dalla nostra terra. Questa sfida ambiziosa richiede la massima coesione, è antitetica a qualsiasi egoismo e richiede un nuovo patto sociale tra i cittadini del capoluogo». Il destino della città, per Cappellacci: «Vincerà chi saprà unire, chi avrà la forza d'animo di anteporre a tutto il senso di appartenenza ad una comunità e il sentirsi partecipe e attore del destino cittadino. Solo così si potrà superare l'immobilismo di un sindaco, che ha solo inaugurato progetti precedenti, senza lasciare un'idea degna di nota a chi verrà dopo». Il richiamo: «C'è una visione di Cagliari che è largamente maggioritaria, fatta di idee, progetti e valori che sono propri di un'area politica di centro-destra, che già in passato ha mostrato un'apertura ad esperienza civiche. Quest'area, questo elettorato, questo popolo, non può diventare minoritario per i soliti personalismi della politica».
La reazione di Pierpaolo Vargiu (candidato di #CA_mbia ma anche tra i leader dei Riformatori Sardi) non si è fatta attendere: «L'adesione di Cappellacci al nostro appello per giungere a un candidato unico per l'alternativa è un segnale di grande importante perché certifica che anche il mondo dei partiti comprende quanto sia decisivo il lavoro di coinvolgimento della città che stanno portando avanti le coalizioni civiche». L'impegno di Vargiu: «Se vogliamo dare alla nostra città un progetto di innovazione e di crescita dobbiamo unire tutti coloro che credono davvero in questa sfida di cambiamento radicale, che segna una rivoluzione nella storia dell'amministrazione di Cagliari.
Ma il nostro sforzo per l'unità per l'alternativa alla Sinistra non finisce qui». Il richiamo all'unità: «Non c'è più tempo da perdere. Tutti quelli che vogliono che questa città viva e non si limiti a sopravvivere, devono stare dalla stessa parte e la politica deve finalmente dare spazio ai tanti cagliaritani generosi e con le maniche rimboccate che stanno accettando di mettere la faccia al servizio della propria comunità».
Pietro Picciau