Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rinunce e conferme alla candidatura cambieranno la mappa del Consiglio

Fonte: L'Unione Sarda
11 gennaio 2016

VOTO 2016. Il presidente dell'Aula Ninni Depau: «Lascio dopo due mandati». Molti gli incerti

 

 

Qualcuno rinuncerà (“una consiliatura basta e avanza”), molti stanno valutando, la maggioranza ha deciso: «Mi ricandido». Protagonisti della campagna elettorale assieme ai partiti i quaranta consiglieri in carica a palazzo Bacaredda anticipano con l'annuncio delle loro scelte la mappa virtuale della prossima Assemblea. A dire “no, grazie” a un nuovo mandato è il presidente del Consiglio Ninni Depau: «Sono quasi al termine della seconda consiliatura e ho già comunicato al mio partito, il Pd, che non mi ricandiderò. Continuerò a fare politica in altre forme, come faccio da 40 anni». Favorevole al ricambio: «Una lista elettorale deve conciliare esperienza e novità».
Nel gruppo Dem sono date per scontate le conferme di tutti i consiglieri (da Davide Carta a Fabrizio Rodin, da Fabrizio Marcello a Maurizio Chessa, da Andrea Scano a Marco Murgia) ma alcune rinunce saranno fisiologiche. Tanino Marongiu è incerto: «Ma nel Pd, anche per andare incontro alle attese dell'elettorato, sollecitano un mio sì. Sono in una fase di ripensamento, a breve scioglierò le riserve». Guido Portoghese: «In virtù del lavoro svolto, ritengo che non ci siano ostacoli per una conferma dell'intero gruppo. In ogni caso il consigliere non può che limitarsi a dare la propria disponibilità: saranno gli organi del partito a decidere sulle candidature».
Nel gruppo Sardegna Pulita il presidente Giovanni Dore è indeciso, non così Ferdinando Secchi: «In linea generale mi ricandiderò». Francesca Ghirra è alla prima consiliatura con Sinistra Ecologia Libertà (Sel): «Dovrei essere ancora in lista». Assieme a Sergio Mascia e Sebastiano Dessì. «Sel», spiega Ghirra, «ha un buon numero di giovani iscritti al Circolo ma non so quanti vogliano cimentarsi in una campagna elettorale». La gavetta: «Prima c'erano i Consigli di circoscrizione, dove ci si formava, si cresceva. Oggi entrare in Consiglio è anche più complicato per la diminuzione del numero di consiglieri».
Giuseppe Andreozzi, col gruppo Socialisti e Rossomori assieme a Filippo Petrucci e Emilio Montaldo, getta la spugna: «Sono in fase di riflessione. Se non dovessi ricandidarmi sarò certamente impegnato per la riconferma di Massimo Zedda». Mentre Claudio Cugusi sarà in campo con La Base, Roberto Porrà e Gianni Chessa con il Psd'Az, Pierluigi Mannino ( Centro giovani ) parteciperà al voto con una lista in appoggio a Piergiorgio Massidda. Antonello Floris ( Centro giovani-Patto per Cagliari ) è certo di un fatto: «Non formerò una lista personale, sarebbe un suicidio. Formarne una è complicato per un partito figuriamoci per un aspirante consigliere». Tra chi riflette sul da farsi ci sono anche Anselmo Piras e Aurelio Lai ( Ancora per Cagliari-Ncd ), mentre Renato Serra (del gruppo Cagliari Futura con Alessio Mereu e Gennaro Fuoco) annuncia il suo ritiro: «Una norma del 2013 impedisce ai dirigenti pubblici di essere anche amministratori. Questa norma, di fatto, blocca la mia ricandidatura». Grande attivismo nel gruppo Misto: mentre Enrico Lobina e Paolo Casu sono candidati a sindaco, Giorgio Cugusi (ex Sel, che comprendeva anche Marisa Depau) ha formato una sua lista in appoggio a Massidda.
Nel Pdl (Forza Italia) tutto dipenderà dall'esito della complicata discussione sulla scelta del candidato sindaco e sulla rinuncia o meno al simbolo. Stefano Schirru fa parte del gruppo con il presidente Giuseppe Farris, Edoardo Tocco e Maurizio Porcelli. «Faccio parte di un gruppo di amici della società civile di Pirri», sottolinea Schirru, «che potrebbe anche decidere sull'opportunità o meno di confermarmi. L'ipotesi che il partito possa convergere con una lista priva di simbolo su un candidato civico mi sembra figlia di un modo antiquato di fare politica. Penso sia meglio pensare prima a una serie di punti programmatici. Quando si va a parlare con gli elettori la domanda che ci viene posta è sempre chiara: voi cosa proponete? Su ogni tema ci viene chiesta la soluzione, e questa non può che scaturire da una discussione preliminare, contenuta nel programma». Politica e risposte. «A Pirri», ricorda Schirru, «ci sono quartieri come Barracca Manna che hanno strade ancora prive di sistema fognario. Problema che attende una risposta».
Pietro Picciau